sabato, dicembre 01, 2007

mercoledì, novembre 21, 2007

SHERLOCK HOLMES A FIRENZE


Sherlock Holmes a Firenze

Congresso Internazionale

In occasione del XX° anniversario
della fondazione di Uno Studio in Holmes

Firenze, 23-25 Novembre 2007

Con il Patrocinio della Provincia di Firenze
Lingue ufficiali: Italiano e Inglese


Programma

Venerdì 23 Novembre
Palazzo Medici Riccardi

Ore 15.30 Saluti delle Autorità, benvenuto del Presidente alle Delegazioni provenienti da Australia, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti, Venezuela.

Ore 16 Andrea Barducci (ITA), Vicepresidente della Provincia di Firenze:
“Sherlock e la Politica, ovvero Avventure di un Politico Holmesiano”

Ore 17 Tavola Rotonda:
“Vent'anni dopo, ovvero L'avventura di USIH”
Gianfranco Orsi(ITA), Lia Volpatti (ITA), Stefano Guerra (ITA), Luca Conti (ITA), Francesco Leprai (ITA)
Presiede Carlo Eugenio Casini (ITA)

Ore 18.30 Patricia Guy (USA):
“Bacco a Baker Street: uno studio in alcool”

Ore 19 Cocktail di benvenuto.






Sabato 24 Novembre
Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi

Ore 9.30 Inizio dei lavori e illustrazione della giornata

Ore 10 Philip Weller (UK):
“Porthsmouth e Sesto Fiorentino, storia di una partnership”
Presentazione della mostra della collezione di Richard Lancelyn Green

Ore 11 Bernard Prunet (FR):
“Holmes, l'Italia, la stazione della Gare de Lyon: uno studio in tricolore”

Ore 11.20 John Bushell (AU):
Sherlock e i canguri, cronache dall'Australia

Ore 11.30 Franco Eugeni (ITA):
“Moriarty, ovvero l'odio per la matematica”

Ore 12 Michele Lopez (ITA):
“I criminali del canone: Uno Studio in Verde”

Ore 12.30 Nino Pulvirenti (ITA):
“Il Cardinale Tosca: ipotesi di identificazione”

Ore 12.45 Mario Faraone (ITA):
“If you want to hear my story I have no wish to hold it back”: memoria collettiva e racconto individuale dell’imperialismo britannico in India, in The Sign of Four di Arthur Conan Doyle


Ore 15 Pierluigi Neri (ITA):
“La premiata Ditta Darwin, Kipling, Doyle”

Ore 15.30 Gabriele Mazzoni (ITA):
“Il dr. Philip Showalter Hench: grande holmesiano, collezionista, artefice di “Meiringen 1957”
E, tra le “altre cose”, un Nobel per la medicina…”

Ore 16 Alessandro Gebbia (ITA):
“L'università di Roma e la ri-traduzione del canone”

Ore 16.30 “Processo a Mr. Holmes”
Verranno esaminate le accuse di maltrattamento di animali,
intralcio alle indagini, violazione di domicilio, furto.
Pubblico Ministero: Gianluca Salvatori
Avvocato difensore: Enrico Solito
Giudice unico: Carlo Eugenio Casini

Ore 18 Assemblea de Uno Studio in Holmes. Elezione del presidente.


Ore 19.30 Teatro del Sale:
Cena sociale e spettacolo teatrale.



Domenica 25 novembre

Ore 10-12 Accademia, Museo degli strumenti musicali:
visita guidata e dimostrazione delle “sottili differenze tra uno Stradivari e un Amati”.
Cosa veramente disse Sherlock Holmes.

Ore 12 Storico caffè delle Giubbe Rosse in piazza della Repubblica.
Passeggiata nel centro di Firenze con brindisi ai venti anni di Uno Studio in Holmes
e aperitivo di arrivederci.

Ore 13-14 Luca Crovi (ITA) : “Tutti i Colori del Giallo”
trasmissione in diretta da Firenze su Radio2.

martedì, ottobre 16, 2007

Sherlock Holmes a Firenze

Una importante comunicazione dall'associazione Uno studio in Holmes: I preparativi per il Convegno per il Ventennale dell'Associazione Uno Studio in Holmes sono in dirittura d'arrivo. Ci troveremo a Firenze dal 23 al 25 Novembre 2007 con una grande manifestazione internazionale con massiccia presenza di ospiti stranieri. Il programma della manifestazione è ancora da confermare nei dettagli, ma gli eventi principali sono già pronti. Trovate qui anche la lettera di invito per i soci di USIH con dettagli sull'organizzazione e sulle sistemazioni alberghiere. Vi attendiamo numerosi per questo importantissimo evento e vi raccomandiamo di prenotare tempestivamente.

domenica, settembre 09, 2007

A Study in scarlet

Per quel che mi riguarda, quest'anno è stato l'anno di Uno studio in rosso/ A study in scarlet. Non solo perchè ricorre il suo centoventennale, o meglio, ricorrerà a novembre/dicembre.
In questi giorni ho avuto modo di sfogliare il fac simile del Beeton's Christmas annual del 1960 (B.S.I.). Fondamentalmente il mio giudizio è negativo, non a caso lo distinguo dall'altra edizione, del 1987 (550 copie + 50 autografate da Dame Jean Conan Doyle), che è una copia anastatica vera e propria (cioè fabbricata tale e quale l'originale, con le stesse tecniche e carta della stessa qualità dell'originale. Purtroppo le differenze fra l'originale e la copia del 1960 sono molte e le ragioni che hanno indotto gli editori ad apportare le modifiche sono discutibili Ecco alcune delle differenze rispetto all'originale : la copertina è stata modificata (per il timore di plagi, comunque possibili...), ma ne riparlerò in seguito... alcune inserzioni presenti all'interno del volume, a colori o con pagine colorate, sono state riprodotte in bianco e nero. Nelle pagine finali è stata inserita una nota di tre pagine contenente alcune informazioni sull'edizione e i titoli delle pubblicazioni dei Baker street irregulars, e sono presenti alcune altre differenze "minori" che caratterizzano le copie dei B.S.I. (500 +nn) o quelle della Sherlock Holmes Society of London (100).

Mi ha incuriosito il fatto che la copertina del fac simile contenga 3 modifiche rispetto all'originale. All'epoca le modifiche potevano essere utili ad evitare plagi, vista la scarsità di immagini a colori. Nell'epoca di internet queste modifiche fanno sorridere, ma ci permettono di fare un bel gioco: riesci ad individuare quali modifiche sono state apportate?

Originale (copia della Toronto Reference Library:
http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=1322377524&size=o

fac simile 1960:
http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=1322376268&size=l

per curiosità fac simile del 1987 (N.B.: Copia anastatica del volume di proprietà della University of Oxford):
http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=1321482727&size=l

lunedì, luglio 23, 2007

domenica, giugno 24, 2007

Esito delle aste


Il 21 giugno, come precedentemente scritto, si è tenuta quella che può essere definita l'asta più attesa per i collezionisti di libri e memorabilia holmesiani che si è tenuta presso Sotheby's NY. Come volevasi dimostrare il Beeton's Christmas annual ha raggiunto il prezzo più alto di sempre, superando di circa 3000 euro il valore raggiunto da quello venduto nel 2004. Il volume è infatti stato venduto a $156000! E' rimasto inventuto invece il manoscritto di 3GAB, valutato $350000-500000... una cifra evvidentemente impossibile per qualsiasi collezionista!


Nella foto publicata a lato viene ritratto Viggo Larsen, uno dei primi interpreti si Sherlock Holmes sul piccolo schermo

venerdì, giugno 08, 2007

All'asta una copia del Beeton's Christmas annual


Il 21 giugno si terrà l'asta, anzi le aste più importanti dell'anno per tutti gli appassionati collezionisti di Sherlock Holmes. La casa d'aste è la celeberrima Sotheby's la sede non poteva essere che New York, dato che americani sono tutti i maggiori (e più facoltosi) collezionisti del mondo. Le aste quindi saranno due. Una per il Beeton's Christmas annual 1887, che,come noto, è la prima edizione del primo romanzo che vede come protagonista Sherlock Holmes, A study in scarlet. Valore stimato: 75-125 mila dollari!!! Non è una cifra affatto bassa ma nemmeno esorbitante come si potrebbe pensare, dato che il Beeton's è stato giudicato la rivista più cara della storia!!! Basti pensare che sono state censite meno di 30 copie in tutto il mondo, a cui vanno aggiunte circa mille edizioni anastatiche (copie identiche stampate 500 nel 1960 e 500 nel 1987). C'è da pensare che la cifra di 125mila dollari verrà ampiamente superata.

Seconda e non meno importante asta è quella che si terrà nella stessa data e nella stessa sede è quella del manoscritto di The Adventure of the Three Gables (I tre frontoni), pezzo unico decisamente, stimato 350-500 mila dollari!!! Difficile dire se quello del 21 giugno sarà un giorno allegro o triste per i collezionisti. Lo sarà sicuramente per coloro che riusciranno ad accaparrarsi questi fantastici oggetti del desiderio, del valore di un appartamento al centro di qualsiasi città italiana!!!!
Non so dire se quello del 21 giugno sarà un giorno allegro o triste per i collezionisti. Per me che fatico a spendere le cifre stimate divise per mille sarà un giorno "particolare"... nessuna invidia, sarebbe folle, però.... a dire il vero io mi accontenterei anche di un biglietto da visita autografato da ACD ;-) altro che manoscritto di three gables....

domenica, maggio 27, 2007

Sherlock Holmes a Napoli!

Un bellissimo documentario dedicato al Meeting dell'associazione Uno studio in Holmes svoltosi a Napoli nel 2004.

lunedì, aprile 16, 2007

GB: L'MI6 STUDIA SHERLOCK HOLMES


LONDRA - Come evitare un'altra figuraccia dei servizi segreti di Sua Maestà britannica simile a quella sulle (inesistenti) armi di distruzione di massa in Iraq? Semplice, basta che le spie si studino le tecniche investigative di Sherlock Holmes, anche se il grande detective fu solo una creatura dell'immaginazione di Arthur Conan Doyle. Sir David Omand, ex capo dell'intelligence del governo Blair, sta tenendo un corso segreto in dieci lezioni al King's College di Londra per spie dell'MI5 e dell'MI6 (i servizi segreti interni e per l'estero) e per i funzionari di governo che si occupano di intelligence. Tra i materiali di studio essenziali, scrive il 'Mail On Sunday', c'é lo studio del racconto "A Scandal In Bohemia", in cui Holmes ammonisce, tra l'altro, a "non distorcere i fatti per adattarsi alle teorie, invece che adattare le teorie ai fatti". Lo studio delle deduzioni di Holmes è parte di un programma più ampio messo in piedi dopo le dure critiche ricevute dai servizi per la vicenda delle armi di distruzione di massa in Iraq, un dossier che portò alla guerra, rivelatosi poi in larga parte falso, nonché basato su informazioni di fonte inaffidabile. Gli studenti-spie dovranno analizzare un altro fiasco investigativo storico: il cosiddetto caso dell'uomo di Piltdown, quando nel 1912 il ritrovamento di una mascella di orango e di un cranio umano fece pensare ai detective di essersi imbattuti nei resti di un uomo primitivo.

Ma sono gli errori fatti in Iraq a essere passati al setaccio: in particolare il caso Curveball, il nome in codice dato dalla Cia a un ingegnere chimico iracheno per il quale Baghdad era in grado preparare armi biologiche in laboratori mobili. L'intelligence tedesca scoprì poi che Curveball viveva da anni fuori dall'Iraq, era considerato mentalmente instabile, ed aveva un serio problema di alcolismo. Secondo una fonte del governo britannico citata dal 'Mail On Sunday', il corso è stato creato in risposta al Rapporto Butler, che criticò severamente il ruolo dell'intelligence britannica alla vigilia della guerra in Iraq, e come il governo utilizzò quelle informazioni. "Si analizza come qualcuno possa essere ingannato da un'informazione, quando non si fanno ulteriori indagini e verifiche, per essere certi di imparzialità e neutralità dell'informazione ricevuta", ha spiegato la fonte. In questo, la freddezza, la logica e il distacco di Holmes possono essere una lezione ancora attuale per chi sta cercando la verità, e non si ferma alle apparenze, proprio come il celebre investigatore con pipa e lente d'ingrandimento.

sabato, marzo 31, 2007

Film animato russo (prima parte)

Questo cartone animato russo è veramente molto carino:

Film animato russo (seconda parte)

mercoledì, febbraio 14, 2007

Addio, Ian Richarson


Il 9 febbrario è scomparso a Londra l'attore Ian Richardson, uno dei protagonisti di primo piano del cinema e della tv inglese degli ultimi decenni. E' morto nel sonno nella sua casa di Londra all'eta' di 72 anni. Di recente era stato la star di ''House of Cards'', un popolare telefilm della Bbc. La sua fama e' legata al ruolo di Sherlock Holmes, che ha recitato in teatro, al cinema e in tv. Recentemente aveva ottimamente interpretato anche il professor Joseph Bell nella serie Murder Rooms.

sabato, febbraio 03, 2007

I manoscritti "romani" di Sir Arthur Conan Doyle






Com’è noto Sir Arthur Conan Doyle visse una vita estremamente intensa, e fu uno scrittore capace di esprimersi in una grande varietà di generi letterari. Medico imbarcato sulle baleniere, scrittore per mancanza di pazienti e poi autore di successo, uomo politico mancato e viaggiatore instancabile, raggiunse il successo creando la figura di Sherlock Holmes, ma la sua bibliografia, oltre alle detective story è ricca di romanzi storici, da lui considerati il meglio della sua produzione, e di romanzi scientifici (universalmente considerati i romanzi a lui meno riusciti), oltre ad una serie di scritti di carattere politico, che influirono molto nella storia dell’Inghilterra.
Educato in scuole cattoliche, nel corso della sua vita si convertì allo spiritismo, e nell’ultima parte della sua vita fu vittima di uno dei più clamorosi raggiri dei primi anni del ‘900, allorché nel luglio 1917 due ragazzine di Cottingley, Frances Griffiths and Elsie Wright, si fotografarono vicendevolmente, circondate da figurine di fate e gnomi, alcune delle quali ritagliate da volumi contenenti scritti dello stesso Arthur Conan Doyle (il Princess Mary Gift Book). Lo scrittore scrisse in tal proposito un articolo sullo Strand Magazine, la stessa rivista che pubblicò la maggior parte dei racconti che vedono come protagonista Sherlock Holmes, e un romanzo intitolato “Il ritorno delle fate”.
Questa lunga premessa è necessaria per introdurre il lettore all’analisi di una importante scoperta effettuata dai membri dell’associazione Uno studio in Holmes, appassionati studiosi del “Canone” di Sherlock Holmes e di tutto ciò che riguarda il grande scrittore scozzese. Si tratta di due manoscritti autografi, ritrovati presso uno studio bibliografico americano, i quali riportano appunti ed impressioni di Conan Doyle nel corso di un suo viaggio a Roma. Non ci è dato sapere quando questi testi siano stati scritti, in quanto i manoscritti non sono né firmati né datati. Potremmo ipotizzare che siano stati scritti nel 1907, dato che nel corso di quell’anno Doyle si avvicinò allo spiritismo ed effettuò un viaggio con la moglie anche attraverso l’Italia (del quale rimangono anche testimonianze fotografiche importantissime), ma a mio avviso appare più probabile che si tratti di un viaggio effettuato successivamente.
Il primo, intitolato “Impressions in Rome”, riporta sostanzialmente un elenco di luoghi visitati.

Questo il testo originale:
The severe inside of the Church of St. Maria Maggiore. The ceiling of the church gilded by the first gold which came from the New World. St. John Lateran which was the Pope’s residence before St. Peters. The Turkish.taken at Lepants. The palace of Lucrezia Borgia, now a slum. The Church of St. Clement standing upon an older church which stands upon a Temple of Miltira. The Holy Stairs & people crawling upon their knees. The ‘crazy’ German who went up on his feet. The dungeons, oil room & corn room of Hadrian’s Mole. The Lascoon & Apollo Belvidere, one day out from the Golden House of Nero - the other at Ostia. The rooms of Pope Borgia with pictures of Lucrezia as the virgin and of Julia Farnese. The Swiss Guards. The use of stercoraria in early Christian inscriptions."

Il secondo, ben più clamoroso, intitolato “Christian Rome” riporta delle impressioni ben poco lusinghiere nei confronti della Roma cattolica, addirittura inusuali per l’”uomo pubblico” Conan Doyle”, ma forse comprensibili se si rileva il carattere assolutamente riservato dei manoscritti.

Questo il testo:
When one goes over the monuments of Christian Rome, those tumble down grotesque churches which seem as mouldy and impossible as the scheme of things they represent, one feels that like the Iconoclasts of old that the best service to the Human Race would be their absolute destruction. One stands appalled before the bogus miracles, impudently false relics , the huge absurdity of it all, the human degradation of the toe-kissings and the stair climbings, the dreadful types both of priests and people, the leaders and the led. Stand in the shade in a busy street and watch those ecclesiastical types, the lean vultures, the fat frogs, the young thin and hungry, the old obese & sensual – compare them with the faces of antiquity as we see them in marble, and ask if this represents progress. Progress! How could progress come from a superstition as gross as ever set mankind grovelling. You flush with anger when you see Peter’s image upon the pillar where once the glorious Trojan stood above the record of his own triumphs. Yet fall back on our first principles. God can do no wrong. God has ordered it thus. For these minds & souls just such a thick gross prop is needful. Pray what would you do if you levelled it all to the ground. You would be healing the symptom & leaving the disease. It would rise again in answer to their wants but more squalid and less artistic than now. It is some sort of a ladder up which the Race has once climbed and if some of us have outclimbed it shall we kick it down behind us. Leave it to God, to the Power which plans and does. It will either cleanse itself and rise to better things, or it will vanish in putrification.

E’ difficile a prima vista comprendere una così grande ostilità nei confronti della Chiesa cattolica se non si tiene conto di alcuni aspetti. Innanzitutto una analisi dei manoscritti: hanno carattere assolutamente riservato. Esperti studiosi della calligrafia di Conan Doyle hanno rilevato come essi siano stati presi in maniera affrettata, su un taccuino, successivamente strappati dal medesimo. Le parole appaiono distanziate l’una dall’altra, un po’ come se fossero state scritte nel corso di un viaggio. Nessun dubbio esiste infine sull’originalità dei manoscritti.
Nel corso della sua vita Conan Doyle si convinse sempre di più che lo spiritismo fosse l’unica verità, da contrapporre alla menzogna assoluta rappresentata dalla religione. La sua ostilità nei confronti della religione cattolica è spiegabile, come già si è rilevato prima, dalle scuole da lui frequentate in gioventù. Bisogna rilevare poi come lo stesso padre Charles Altamont Doyle, nell’ultima parte della sua vita, fosse uno spiritista convinto. La passione per lo spiritismo si instillò sempre più nella mente di Conan Doyle dopo la morte di un figlio, e gli fu di grande conforto entrare in contatto con medium, nella speranza di un illusorio contatto con lo scomparso congiunto.
Di qui l’ostilità dello scrittore nei confronti della Chiesa cattolica e di conseguenza gli sprezzanti ed ingiusti giudizi espressi nel corso del viaggio.
Una celebre vignetta pubblicata nel 1926 dalla rivista satirica Punch ritrae Arthur Conan Doyle incatenato al personaggio da lui creato che gli ha conferito il successo letterario, Sherlock Holmes, e ironicamente biasima il fatto che, nonostante l’autore abbia creato il la figura simbolo del razionalismo puro, egli stesso sia stato preda, in età senile, di una così grande attrazione per lo spiritismo. Noi appassionati lettori del Canone Holmesiano non possiamo che tirare un sospiro di sollievo nel sapere che in nessuno dei racconti di Sherlock Holmes lo spiritismo non trovi il minimo credito!

domenica, gennaio 14, 2007

Il piede del Diavolo


Grande notizia per gli holmesiani romani e dei dintorni: dal 23 gennaio all'11 febbraio sarà possibile assistere a Roma, al Teatro Agorà, alla messa in scena del "Piede del diavolo", una delle più grottesche storie canoniche! Se riuscite ad andare a vedere quest'opera teatrale e ci inviate una recensione farete cosa graditissima!


dal 23 Gennaio all'11 Febbraio 2007
"Il Piede del Diavolo"
Giallo interattivo di di A.Lotronto
liberamente tratto dall'opera di Sir Arthur Conan Doyle



Interpreti: Michela Totino, Emanuele Capecelatro, Cristiano Cecchetti, Angelo Curci
Regia A. Lotronto e S.Rossomando

Trama:
Un misterioso evento di cronaca sconvolge Wallas, un piccolo paesino della Cornovaglia: una donna viene trovata morta a casa sua riversa sul tavolo da gioco mentre, accanto a lei, i suoi fratelli sembrano letteralmente impazziti. Un delitto che, secondo il vicario del paese, “solo il diavolo in persona” avrebbe potuto commettere.


“Il detective sei tu!”
Senza filtri di alcun genere, il pubblico è chiamato a vestire i panni del detective e ad indicare, alla fine della rappresentazione chi, come e perché ha commesso il delitto. A tal fine, ha la possibilità di esaminare gli indizi e di porgere, in alcuni momenti stabiliti, direttamente domande agli attori. Chi riuscirà a risolvere il “giallo”, scoprendone retroscena, assassino e movente riceverà un simpatico ricordo della serata.

Lo spettacolo sarà sul palcoscenico del Teatro Agorà di via della Penitenza 33 - Tel. 06.6874167, nel periodo sopra indicato


Per prenotazioni ed informazioni (disponibilità posti/riduzioni) si prega telefonare direttamente ed esclusivamente al Teatro (il numero è citato sopra).
Costi: biglietto normale 13 euro/ridotto 10 (+tessera teatro 2 €)