giovedì, giugno 29, 2006

Viaggio nel collezionismo holmesiano 2: glass slides























Capita spesso che oggetti più inaspettati diventino ricercatissimi pezzi da collezione. La seconda tappa del nostro viaggio nel collezionismo holmesiano prosegue con una bella panoramica di "glass slide", le diapositive cinematografiche di vetro utilizzate dagli inizi del '900 agli anni '50 (anche anni '60?) per pubblicizzare le imminenti proiezioni cinematografiche, ma anche normali prodotti di consumo. Molte glass slide sono andate distrutte, nel tempo, per via della loro fragilità e per via dello scarso interesse alla loro conservazione, successivamente al loro utilizzo. Fortunatamente alcuni cineoperatori hanno avuto la lungimiranza di conservarle, ed ora rappresentano un oggetto ricercatissimo per i maggiori collezionisti holmesiani. Il loro costo varia da alcune centiaia di dollari, al migliaio e oltre, se perfette ed antiche. Quella del film di John Barrymore, recentemente acquistata da un collezionista americano, ha superato i mille euro. La glass slide di Clive Brook appartiene alla mia collezione, ed è danneggiata in un angolo, un difetto comune nelle glass slides più antiche, e proviene dalla celebre collezione cinematografica di John E. Allen composta addirittura da 350.000 pezzi unici!
Tutte quelle presenti nella galleria che presentiamo sono cinematografiche, tranne le prime, teatrali, dedicate al grande William Gillette.
A seguire:
Sherlock Holmes (1932) con Clive Brook
The man with the twisted lip (1921) con Eille Norwood (danneggiata anch'essa dall'acqua, come si può notare)
A case of itentity (1921) con Eille Norwood
Sherlock Holmes (1922) con John Barrymore
Terror by night (1946) con Basil Rathbone e Nigel Bruce

Mi scuso per la scritta presente su alcune immagini delle diapositive, che ho tratto da un negozio specializzato nella vendita di memorabilia cinematografiche, emovieposter. Purtroppo, trattandosi di pezzi unici, non ho la possibilità di fornire un'immagine alternativa...
coloro che volessero scaricare queste immagini in una qualità migliore possono farlo tramite questo collegamento http://www.flickr.com/photos/71184114@N00/?saved=1 presso il quale potrete vedere anche un (quasi sicuramente) falso, una glass slide di The Hound of the Baskervilles (Rathbone e Bruce) creata da un poster, risalente agli anni '70, come si può notare dalle scritte presenti nella parte inferiore del cartoncino.

martedì, giugno 06, 2006

Watson, l'indiano


27 maggio 2006 - Il giornale indiano The Hindustan Times ha publicato, lunedì 22 maggio 2006, un articolo nel quale si sosteneva che l'idea di mettere un Dr Watson affianco a Sherlock Holmes venne a un indiano di Lucknow, tale Dottor Mohammed Ebrahim Sufi, amico di Conan Doyle all'epoca...

Ecco la traduzione dell'articolo, per la quale ringrazio Marco Zatterin
“la realtà è talvolta più strana della finzione letteraria”. Questo è elementare! Quello che però elementare non è è che l’ubiquo Dottor watson, che per molti è l’alter ego di Acd, aveva un legame con Lucknow. Non è scontato, ma è vero.
Mentre il mondo si può considerare ampiamente in debito nei confronti di Doyle per aver creato il numero uno fra gli investigatori privati, Sherlock Holmes, in occasione del suo 147à compleanno (il 22 maggio), diamo un’occhiata al fatto poco noto sulla nascita del caro Watson, che si deve a un Lakhnavi.

In effetti, il dottor Watson non sarebbe apparso a fianco di SH se un caro amico di ACD, il dottor Mohammed Ebrahim Sufi di Lucknow, non glielo avesse suggerito. Dopo aver letto un manoscritto di ACd, fu Ebrahim che propose al Nahaws del Crimine di inventare un personaggio aggiuntivo quale collega di SH, un assistente personale che desse più pepe alle storie. ACd accolse l’idea del dottor Sufi e istantaneamente creò Dotto watson.

Questo è il modo in cui la Lucknow connection trovò il suo posto nell’universo di ACD. Alcuni ricercatori ritengono persino che ACd mandò W a combattere in Afghanistan come tributo all’influenza che L’oriente aveva su di lui. A l’Oriente, in questo caso, era il dotto Sufi.

Ma il Lucknow, principalmente per il significato storico che ha assunto nella storia britannica, appare numerose volte nei lavori di ACD e va ben oltre il legame fra Sufi, Watson e il Lucknow. Nel romanzo Il Segno dei Quattro, il nome del Lucknow appare mentre SH fuma la pipa e discute il caso con alcune persone. Nel capitolo intitolato “la strana storia di Jonathan Small”, ci sono due vicende dove la città di Nawab e il suo famoso ammutinamento sono menzionate.


Nota di Marco Zatterin: Lucknow è un distretto dell’India. Se ho capito bene le città principali sono Lucknow e Nawab. Non ho idea di chi sia il dottor Sufi.

Holmes found Watson, thanks to a LakhnaviHindustan Times of New Delhi, India (monday 22 may 2006), by Joyjit Ghosh
« Fact is sometimes stranger than fiction. That's elementary! What is not perhaps is the fact that the ubiquitous Dr Watson, who many say is the alter ego of his creator Sir Arthur Conan Doyle himself, should have a Lucknow connection! But that's true.As the world remains greatly indebted to Sir Doyle for his creation of the numero uno among detectives, Sherlock Holmes, on his 147th birth anniversary today (May 22), let's take a look at this little known fact about the 'birth' of dear Watson, all thanks to a Lakhnavi.In fact, Dr Watson would not have appeared along side Sherlock Holmes if Conan Doyle's close friend Dr Mohammed Ebrahim Sufi of Lucknow had not suggested it to him. After going through Conan Doyle's manuscript, it was Ebrahim who suggested it to the Nawab of crime fiction to invent an additional character as Sherlock Holmes' colleague and personal assistant to spice his stories up. Conan Doyle relished Dr Sufi's idea and instantly created the character of Dr Watson.And that's how the Lucknow connection found its place in the Doyle-Holmes scheme of things. Some researchers even feel that Conan Doyle sent Dr Watson to serve in the Afghan war because of the influence of the East on the author. And the East in his case was Dr Sufi.But Lucknow, much because of its historical significance in British India, recurs several times in Conan Doyle's variety of work and goes beyond the Dr Sufi-Lucknow-Watson link. In Conan Doyle's detective thriller 'Sign of Four' (1890), the name of Lucknow props up as the pipe-smoking detective Sherlock Holmes discusses a case with a few others. In the chapter titled, 'The Strange Story of Jonathan Small,' there are two narrations where the city of Nawabs and the famous Mutiny find a mention. »

giovedì, giugno 01, 2006

Tutti a Pesaro il 10 giugno!




L'Università degli studi di Urbino organizza un convegno il 10 Giugno dedicato a Sherlock Holmes nel Paese dei Media, tema che è anche il titolo di questo appuntamento, che, dopo il successo del convegno dell'anno scorso, sta diventando un piacevole appuntamento annuale. Noi non potremo esserci, per via della grande distanza che ci separa dalle Marche, ma invitiamo chi di voi lo desideri ad andare!



Sherlock Holmes nel Paese dei Media




Questo il programma:


Mattina (Pesaro Studi, Viale Trieste 296 )

Ore 9.00

Saluto dell’Assessore alla Cultura Luca Bartolucci

Chair: Ivo Klaver

Takeshi Shimizu (Sherlock Holmes Society of London)
(titolo non ancora pervenuto)

F.J. O’Gorman (University of Leeds)
The Media in The Hound

Caterina Marrone (Università "La Sapienza" – Roma)
Parole travestite: messaggi segreti nella narrativa d'avventura tra la fine dell''800 e i primi del '900.

Nicola Malavasi (editore)
La diffusione dei film in videocassetta e dvd

Coffee-Break

Ore 11.00

Chair: Alessandra Calanchi

Gino Scatasta (Università di Bologna)
Il misterioso caso della scomparsa di Sherlock Holmes a Londropoli

Luigi Pachì (Sherlock Magazine)
Divulgando Sherlock Holmes: dal web alla carta stampata

Giulia Ovarelli (Università “Carlo Bo” di Urbino)
Holmes e la logica di Internet. Usi, estetiche e webdiffusione

Ore 13.30

Pranzo (Ristorante “Lo Squero”)

Pomeriggio (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 18.00

QUATERMASS&Co.e VISIONI presentano:
Sherlock Holmes occhioXocchio: schermi, labirinti, sguardi.
video-installazione sonora di Roberto Vecchierelli
video editing di Raffaele Mariotti - suono elettronico di Eugenio Giordani



Presentazione dei volumi The Hound of the Baskervilles (a cura di Francis O’Gorman, Broadview Press, 2006); La maledizione dei Baskerville (edizione annotata a cura di Philip Weller, Hobby & Work, 2003); Un impercettibile trucco della mente di Mitch Cullin (Giano Editore, 2005).
Alessandra Calanchi, Ivo Klaver e Anna Maria Ricci conversano con Francis O’Gorman.


Sera (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 20.00

Cena araba

Ore 21.30

Sergio Guerra presenta: Sherl-ROCK Holmes
Con la partecipazione di Michele Bartolucci (violino) e Gabriele Mazzoni (testi)

Deliziazioni delittuose: Lucia Ferrati e Gabriele Mazzoni recitano da I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe e Sherlock Barman di Stefano Benni.




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Il cineclub “Shining” organizza due serate di dedicate a Sherlock Holmes
giovedì 8 e venerdì 9 presso l’Enoteca Regionale di Palazzo Granari “075”,via Rossini, Pesaro, dalle ore 20.00.