venerdì, dicembre 22, 2006

Sherlock Holmes Baffled

Questo è il primo film della storia ad avere Sherlock Holmes come protagonista!

venerdì, dicembre 08, 2006

William gillette - prima parte

William Gillette è sicuramente il primo grande attore che ha rappresentato Sherlock Holmes in Teatro e sul grande schermo. Ritengo opportuno riportare questa rara testimonianza divisa in due parti e reperibile sul sito YouTube

William gillette - parte seconda

martedì, dicembre 05, 2006

giovedì, novembre 23, 2006

E' arrivato il settimo numero di Sherlock Magazine

Il settimo numero della Sherlock Magazine, la rivista dedicata al giallo classico diretta da Luigi Pachì, esce dopo alcuni eventi molto interessanti accaduti negli ultimi tempi. Il mondo dei fan di Sherlock Holmes ha potuto assaporare il profumo della Londra vittoriana attraverso una tre giorni a Pesaro, iniziata con due giorni di proiezioni dedicate al segugio londinese, un incontro di tipo accademico presso Pesaro Studi e una serata d’approfondimento alla biblioteca cittadina, con interviste ad autori, curatori, ma anche brani al violino tratti dal canone holmesiano, letture e rappresentazioni. Tra gli ospiti stranieri ricordiamo il critico inglese F.J.O’Gorman, dell’università di Leeds e il giapponese Takeshi Shimizu, della BBC World e appartenente alla Sherlock Holmes Society di Londra. L’evento ha trovato ampio risalto sulla stampa, con articoli su Il Messaggero, Il Corriere Adriatico e Il Resto del Carlino. Anche una troupe di Raitre ha ripreso l’incontro di Pesaro Studi per il Tg regionale. Pochi giorni dopo i media di tutto il mondo sono tornati a citare la Londra di fin de Siècle, ma questa volta passando a parlare di Jack lo squartatore, di cui Massimo Polidoro ci presenta una sua visione in questo numero… Per gli articoli e le rubriche del n. 7 abbiamo un approfondimento sul giallo classico che parte da Sherlock Holmes e passa in rassegna, tra gli altri, anche i personaggi di Lupin di Maurice Leblanc e Fantômas di Marcel Allain. Poi prosegue la disamina dei casi paradigmatici holmesiani, che troverà la sua degna conclusione nella prossima puntata. Si apre, inoltre, un capitolo interessante a cura di Valentina Catania intitolato Articolazioni tipologiche e fortuna critica del poliziesco in Italia nel primo trentennio del Novecento. Spazio anche al canone sherlockiano, ad Agatha Christie e a una riflessione sui detective in coppia. Infine la rubrica di notizie e curiosità Osservatorio sherlockiano, e la nuova column dedicata alle recensioni e approfondimenti a cura di Mauro Smocovich, al quale auguriamo una lunga permanenza sulle nostre pagine.
L'angolo narrativo di questo fascicolo è tutto dedicato ad apocrifi sherlockiani. Trova infatti spazio la seconda e ultima parte del romanzo Uno studio in blu e viene poi presentato il racconto vincitore dell’ultima edizione dello Sherlock Magazine Award (La sovrana spezzata di Laura Capogna, dove facciamo la conoscenza dei famigerati banditi italiani, i Salemi).
La Sherlock Magazine è acquistabile solo per abbonamento al link http://www.delosstore.it/abbonamenti/scheda.php?id=23476. Per ben 4 numeri, da 160 pagine di materiale inedito, il costo è di 39 euro, spedizione inclusa. Un piccolo regalo di Natale a voi stessi che vi accompagnerà per tutto l'anno prossimo...

mercoledì, ottobre 04, 2006

Il meeting annuale di Uno studio in Holmes


Nel fine settimana che va dal 27 al 29 Ottobre si svolgerà a Gubbio il Meeting Annuale di Uno Studio in Holmes. Il programma prevede, fra l'altro, un concerto il venerdì sera, il convegno sabato seguito dall'interpretazione de Il Mastino dei Baskerville a teatro, la presentazione de Le ombre di Gubbio il nuovo libro di Enrico Solito la domenica mattina. Dal 27 Ottobre al 1 Novembre, inoltre, sarà possbile ammirare la collezione di ceramiche sherlockiane di Gabriele Mazzoni. Non trascurabile è il fatto che il meeting si svolgerà nel corso dell'annuale fiera del tartufo di Gubbio. Buongustai ed estimatori di Sherlock Holmes sono invitati a non mancare quest'appuntamento!
In caso di necessità è possibile contattare l'associazione attraverso la seguente mail: presidente@unostudioinholmes.org

mercoledì, settembre 20, 2006

In edicola Murder Rooms


"Dall'astrologo venne l'astronomo,
dall'alchimista venne il chimico,
dal mesmeriano lo specialista della mente,
il ciarlatano molto spesso è un pioniere,
il mistificatore di ieri è il professore di domani!"
Joseph Bell (Il metodo)




E' disponibile in edicola, per la collana il "Club del DVD - periodico mensile", 400% Sherlock Holmes edizioni Mondohe una raccolta di quattro DVD della serie Murder Rooms, che non mancherà di appassionare i fans di Sherlock Holmes. La serie, ispirata ai romanzi di David Pirie, vede come protagonisti il professor Joseph Bell (interpretato da Ian Richardson), e Arthur Conan Doyle (interpretato da Charles Edwards) suo più celebre allievo all’università di Edimburgo. Insieme risolveranno intricati misteri con l’aiuto della scienza e della logica. Bell, in epoca Vittoriana è divenuto celebre per le sue straordinarie doti di osservazione, per ispirato la figura del più celebre investigatore di tutti i tempi, Sherlock Holmes e per aver egli stesso collaborato con Scotland Yard alla risoluzione di misteri, il più celebre dei quali fu quello di Jack lo squartatore. Mistero nel mistero, il suo rapporto relativo al serial killer che terrorizzò Londra a cavallo del 1888 sparì misteriosamente, per non essere più ritrovato, lasciando in noi il dubbio che egli si fosse realmente avvicinato alla soluzione di quel mistero.
Questi i titoli della raccolta:
- Il metodo
- Il mistero delle ossa
- Gli occhi della paziente
- La sedia del fotografo
Non incluso nella raccolta è l'ultimo episodio, lo stratagemma del cavallo bianco.

venerdì, settembre 01, 2006

Sondaggio del ministero della Giustizia britannico


Il ministero della Giustizia britannico ha lanciato un sondaggio per capier quale fosse la personalità britannica che maggiormente rappresenti il senso della giustizia nel cuore degli anglosassoni.

Dal momento che la partecipazione al sondaggio non è preclusa agli stranieri la domanda che vi pongo è questa: voi chi voterete? Per partecipare cliccate presso questo collegamento: http://insidejustice.cjsonline.gov.uk/polls/index.php


Fino a pochi istanti fa i risultati erano questi:


Inspector Morse 8%
James Bond 5%
Rumpole of the Bailey 3%
Jack Regan (from The Sweeney) 9%
Iris Cope (from Probation Officer) 1%
Danger Mouse 11%
Mr Barrowclough (from Porridge) 3%
Sherlock Holmes 53%
Judge John Deed 3%
Miss Marple 4%

giovedì, giugno 29, 2006

Viaggio nel collezionismo holmesiano 2: glass slides























Capita spesso che oggetti più inaspettati diventino ricercatissimi pezzi da collezione. La seconda tappa del nostro viaggio nel collezionismo holmesiano prosegue con una bella panoramica di "glass slide", le diapositive cinematografiche di vetro utilizzate dagli inizi del '900 agli anni '50 (anche anni '60?) per pubblicizzare le imminenti proiezioni cinematografiche, ma anche normali prodotti di consumo. Molte glass slide sono andate distrutte, nel tempo, per via della loro fragilità e per via dello scarso interesse alla loro conservazione, successivamente al loro utilizzo. Fortunatamente alcuni cineoperatori hanno avuto la lungimiranza di conservarle, ed ora rappresentano un oggetto ricercatissimo per i maggiori collezionisti holmesiani. Il loro costo varia da alcune centiaia di dollari, al migliaio e oltre, se perfette ed antiche. Quella del film di John Barrymore, recentemente acquistata da un collezionista americano, ha superato i mille euro. La glass slide di Clive Brook appartiene alla mia collezione, ed è danneggiata in un angolo, un difetto comune nelle glass slides più antiche, e proviene dalla celebre collezione cinematografica di John E. Allen composta addirittura da 350.000 pezzi unici!
Tutte quelle presenti nella galleria che presentiamo sono cinematografiche, tranne le prime, teatrali, dedicate al grande William Gillette.
A seguire:
Sherlock Holmes (1932) con Clive Brook
The man with the twisted lip (1921) con Eille Norwood (danneggiata anch'essa dall'acqua, come si può notare)
A case of itentity (1921) con Eille Norwood
Sherlock Holmes (1922) con John Barrymore
Terror by night (1946) con Basil Rathbone e Nigel Bruce

Mi scuso per la scritta presente su alcune immagini delle diapositive, che ho tratto da un negozio specializzato nella vendita di memorabilia cinematografiche, emovieposter. Purtroppo, trattandosi di pezzi unici, non ho la possibilità di fornire un'immagine alternativa...
coloro che volessero scaricare queste immagini in una qualità migliore possono farlo tramite questo collegamento http://www.flickr.com/photos/71184114@N00/?saved=1 presso il quale potrete vedere anche un (quasi sicuramente) falso, una glass slide di The Hound of the Baskervilles (Rathbone e Bruce) creata da un poster, risalente agli anni '70, come si può notare dalle scritte presenti nella parte inferiore del cartoncino.

martedì, giugno 06, 2006

Watson, l'indiano


27 maggio 2006 - Il giornale indiano The Hindustan Times ha publicato, lunedì 22 maggio 2006, un articolo nel quale si sosteneva che l'idea di mettere un Dr Watson affianco a Sherlock Holmes venne a un indiano di Lucknow, tale Dottor Mohammed Ebrahim Sufi, amico di Conan Doyle all'epoca...

Ecco la traduzione dell'articolo, per la quale ringrazio Marco Zatterin
“la realtà è talvolta più strana della finzione letteraria”. Questo è elementare! Quello che però elementare non è è che l’ubiquo Dottor watson, che per molti è l’alter ego di Acd, aveva un legame con Lucknow. Non è scontato, ma è vero.
Mentre il mondo si può considerare ampiamente in debito nei confronti di Doyle per aver creato il numero uno fra gli investigatori privati, Sherlock Holmes, in occasione del suo 147à compleanno (il 22 maggio), diamo un’occhiata al fatto poco noto sulla nascita del caro Watson, che si deve a un Lakhnavi.

In effetti, il dottor Watson non sarebbe apparso a fianco di SH se un caro amico di ACD, il dottor Mohammed Ebrahim Sufi di Lucknow, non glielo avesse suggerito. Dopo aver letto un manoscritto di ACd, fu Ebrahim che propose al Nahaws del Crimine di inventare un personaggio aggiuntivo quale collega di SH, un assistente personale che desse più pepe alle storie. ACd accolse l’idea del dottor Sufi e istantaneamente creò Dotto watson.

Questo è il modo in cui la Lucknow connection trovò il suo posto nell’universo di ACD. Alcuni ricercatori ritengono persino che ACd mandò W a combattere in Afghanistan come tributo all’influenza che L’oriente aveva su di lui. A l’Oriente, in questo caso, era il dotto Sufi.

Ma il Lucknow, principalmente per il significato storico che ha assunto nella storia britannica, appare numerose volte nei lavori di ACD e va ben oltre il legame fra Sufi, Watson e il Lucknow. Nel romanzo Il Segno dei Quattro, il nome del Lucknow appare mentre SH fuma la pipa e discute il caso con alcune persone. Nel capitolo intitolato “la strana storia di Jonathan Small”, ci sono due vicende dove la città di Nawab e il suo famoso ammutinamento sono menzionate.


Nota di Marco Zatterin: Lucknow è un distretto dell’India. Se ho capito bene le città principali sono Lucknow e Nawab. Non ho idea di chi sia il dottor Sufi.

Holmes found Watson, thanks to a LakhnaviHindustan Times of New Delhi, India (monday 22 may 2006), by Joyjit Ghosh
« Fact is sometimes stranger than fiction. That's elementary! What is not perhaps is the fact that the ubiquitous Dr Watson, who many say is the alter ego of his creator Sir Arthur Conan Doyle himself, should have a Lucknow connection! But that's true.As the world remains greatly indebted to Sir Doyle for his creation of the numero uno among detectives, Sherlock Holmes, on his 147th birth anniversary today (May 22), let's take a look at this little known fact about the 'birth' of dear Watson, all thanks to a Lakhnavi.In fact, Dr Watson would not have appeared along side Sherlock Holmes if Conan Doyle's close friend Dr Mohammed Ebrahim Sufi of Lucknow had not suggested it to him. After going through Conan Doyle's manuscript, it was Ebrahim who suggested it to the Nawab of crime fiction to invent an additional character as Sherlock Holmes' colleague and personal assistant to spice his stories up. Conan Doyle relished Dr Sufi's idea and instantly created the character of Dr Watson.And that's how the Lucknow connection found its place in the Doyle-Holmes scheme of things. Some researchers even feel that Conan Doyle sent Dr Watson to serve in the Afghan war because of the influence of the East on the author. And the East in his case was Dr Sufi.But Lucknow, much because of its historical significance in British India, recurs several times in Conan Doyle's variety of work and goes beyond the Dr Sufi-Lucknow-Watson link. In Conan Doyle's detective thriller 'Sign of Four' (1890), the name of Lucknow props up as the pipe-smoking detective Sherlock Holmes discusses a case with a few others. In the chapter titled, 'The Strange Story of Jonathan Small,' there are two narrations where the city of Nawabs and the famous Mutiny find a mention. »

giovedì, giugno 01, 2006

Tutti a Pesaro il 10 giugno!




L'Università degli studi di Urbino organizza un convegno il 10 Giugno dedicato a Sherlock Holmes nel Paese dei Media, tema che è anche il titolo di questo appuntamento, che, dopo il successo del convegno dell'anno scorso, sta diventando un piacevole appuntamento annuale. Noi non potremo esserci, per via della grande distanza che ci separa dalle Marche, ma invitiamo chi di voi lo desideri ad andare!



Sherlock Holmes nel Paese dei Media




Questo il programma:


Mattina (Pesaro Studi, Viale Trieste 296 )

Ore 9.00

Saluto dell’Assessore alla Cultura Luca Bartolucci

Chair: Ivo Klaver

Takeshi Shimizu (Sherlock Holmes Society of London)
(titolo non ancora pervenuto)

F.J. O’Gorman (University of Leeds)
The Media in The Hound

Caterina Marrone (Università "La Sapienza" – Roma)
Parole travestite: messaggi segreti nella narrativa d'avventura tra la fine dell''800 e i primi del '900.

Nicola Malavasi (editore)
La diffusione dei film in videocassetta e dvd

Coffee-Break

Ore 11.00

Chair: Alessandra Calanchi

Gino Scatasta (Università di Bologna)
Il misterioso caso della scomparsa di Sherlock Holmes a Londropoli

Luigi Pachì (Sherlock Magazine)
Divulgando Sherlock Holmes: dal web alla carta stampata

Giulia Ovarelli (Università “Carlo Bo” di Urbino)
Holmes e la logica di Internet. Usi, estetiche e webdiffusione

Ore 13.30

Pranzo (Ristorante “Lo Squero”)

Pomeriggio (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 18.00

QUATERMASS&Co.e VISIONI presentano:
Sherlock Holmes occhioXocchio: schermi, labirinti, sguardi.
video-installazione sonora di Roberto Vecchierelli
video editing di Raffaele Mariotti - suono elettronico di Eugenio Giordani



Presentazione dei volumi The Hound of the Baskervilles (a cura di Francis O’Gorman, Broadview Press, 2006); La maledizione dei Baskerville (edizione annotata a cura di Philip Weller, Hobby & Work, 2003); Un impercettibile trucco della mente di Mitch Cullin (Giano Editore, 2005).
Alessandra Calanchi, Ivo Klaver e Anna Maria Ricci conversano con Francis O’Gorman.


Sera (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 20.00

Cena araba

Ore 21.30

Sergio Guerra presenta: Sherl-ROCK Holmes
Con la partecipazione di Michele Bartolucci (violino) e Gabriele Mazzoni (testi)

Deliziazioni delittuose: Lucia Ferrati e Gabriele Mazzoni recitano da I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe e Sherlock Barman di Stefano Benni.




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Il cineclub “Shining” organizza due serate di dedicate a Sherlock Holmes
giovedì 8 e venerdì 9 presso l’Enoteca Regionale di Palazzo Granari “075”,via Rossini, Pesaro, dalle ore 20.00.

mercoledì, maggio 17, 2006

E se Moriarty non fosse morto?





















Professor Moriarty, Luciano Moggi, dirigente sportivo

In questi giorni si fa un gran parlare di complotti, di maghi del crimine, di cattivi per eccellenza, capaci di modificare il corso di presente, passato e futuro. Da Holmesiano mi viene in mente solo un personaggio, così da poter mettere in atto tali progetti: il professr Moriarty! Ora, sia detto col massimo grado di ironia, nel consultare la mia collezione di "cigarette cards", edite nel 1923 da Alexander Boguslavsky (vedi uno dei post precedenti) ho notato una certa similitudine fra il celebre supercattivo e un noto personaggio legato al mondo dello sport, al centro di un inchesta proprio in questi giorni. Sarà vero che Moriarty è sparito nelle cascate di Reichenbach?
A voi l'arduo responso!

sabato, aprile 08, 2006

the nemesis of neglect


Il 1888 verrà ricordato come l'anno degli omicidi del più celebre serial killer della storia, Jack the Ripper, noto in Italia come "Jack lo squartatore". Una celebre rivista satirica britannica, il Punch, immortalò quel periodo e quegli eventi con una illustrazione destinata, insieme ad altre pubblicate in quel periodo, ad entrare nella storia: la intitolò "la nemesi dei emarginati". Per quanto ci si possa turare il naso, prima o poi il fetore delle fogne arriva anche nei quartieri buoni.

martedì, aprile 04, 2006

Viaggio nel collezionismo holmesiano: le cigarette cards



Conan Doyle Characters (una selezione di cards),




Buster Keaton in Sherlock Jr. , The Hound of the Baskervilles (Basil Rathbone e Nigel Bruce)

Il collezionismo holmesiano, sin dalla pubblicazione delle prime "avventure" di Sherlock Holmes, e sempre più intensamente nei primi anni del '900 si è sviluppato nelle direzioni più disparate. Affrontare l'argomento in modo generico mi sembra poco interessante e molto dispersivo, ritengo quindi utile suddividerlo in più capitoli. Prima tappa del viaggio nel collezionismo può quindi essere quella delle cosiddette "cigarette cards". Il fenomeno in Italia è poco noto, e molto britannico, ma, a mio avviso, molto affascinante. Le cigarette cards sono, come è facile intuire, delle figurine che venivano regalate con l'acquisto di sigarette, in pratica le antesignane delle Panini. Le più note sono quelle intitolate Conan Doyle Characters, in tutto 25, edite nel 1923 da Alexander Boguslavsky che rappresentano in gran parte personaggi Canonici, ed in proporzioni inferiori i protagonisti dei romanzi storici di Conan Doyle. Il lato posteriore delle figurine di colore variabile, nero o verde, contiene invece una breve descrizione del personaggio rappresentato e dell'avventura che lo vide protagonista.
Non meno interessanti furono quelle che vedono rappresentati celebri attori che rappresentarono Holmes sul grande schermo o in teatro, come William Gillette, Basil Rathbone, Clive Brook e Buster Keaton. Quest'ultimo poi, viene rappresentato in una cigarette card pubblicata niente meno che nella Cuba degli anni '20 edita da Henry Clay and Bock & Co. Ltd.
Ogni collezionista, poi, ha una sua preferenza. La mia è rivolta alla cigarette card dedicata ad una scena dell' Hound of the Baskervilles interpretato da Basil Rathbone, che venne distrubuita con le Max Cigarettes.

venerdì, marzo 03, 2006

Le prime nove edizioni di Uno studio in rosso, più una!


(x) - II - III


III rist. - IV - IV rist.


V - VI


VII - VIII - IX



(x) 19... Sherlock Holmes il poliziotto dilettante. Uno strano delitto. Società editoriale milanese. NON CLASSIFICATO da Roberto Pirani nel fondamentale volume intitolato Le Piste di Sherlock Holmes, Pirani Bibliografica editoriale. Pubblicazione a puntate, quella rappresentata è la decima. A mio avviso da associare alla IV edizione, come si può vedere di seguito

I 1901 - Un dramma misterioso, Milano, Società editrice La poligrafica traduttore : Irma Rios (immagine non disponibile.... per ora!)

II 1907 – Uno strano delitto, Milano, Società Editoriale milanese, Il libro popolare 6 traduttore: Romeo Lusini
Curiosità: la casa editrice si chiama Società editoriale milanese e non come erroneamente indicato dal Pirani “Società editrice Milanese”

III 1908 - rist, Sherlock Holmes, il poliziotto dilettante – Lo scritto rosso, Firenze, biblioteca Salani illustrata 347
Traduttore: n.d.
Ilustrazioni: Carlo Chiostri

1) Un’avventura di Sherlock Holmes Lo scritto rosso, Firenze, Salani, L’Ulivo 13 1950
2) Lo scritto rosso Salani, I romanzi della rosa 47, 1960

L'immagine III rist qui riprodotta si riferisce ad una ristampa del 1927 (ndr)

IV 1909 - rist, Sherlock Holmes il poliziotto dilettante. Uno strano delitto. Il segno dei quattro. Milano, Società editoriale milanese Traduttore: Cino Liviah
Illustrazioni: Luca Fornari

1) idem , 1911 (si veda l'immagine qui riprodotta, indicata come IV rist. , ndr)

V 1911 - Sherlock Holmes. Firenze, Casa editrice italiana, Il romanzo, 1, 23, 4 maggio 1911
Traduttore: n.d.

VI 1911 - Le avventure di Sherlock Holmes, Lo scritto rosso. Napoli, Salvatore Romano editore
Traduttore: Filippo Mistriani

VII 1911 (10 Dicembre) - Il segreto di Hope, roma, Società editrice romana, Il romanzo della domenica

VIII 1937 - Due uomini da uccidere, Edizioni attualità, I gialli del gufo nero, 1
Traduttrice :Graziuse D’Africa

IX 1940 (22 Aprile) - Il colpo di Sherlock Holmes, Edizioni Attualità, Un capolavoro Poliziesco 31
Traduttore: n.d.

lunedì, febbraio 27, 2006

SHERLOCK HOLMES NELLA PROGRAMMAZIONE DI HALLMARK CHANNEL (CANALE 136 DI SKY)


Saranno ben tre i film trasmessi da Hallmark Channel (canale 136 SKY) , in varie repliche, che avranno come protagonista il Grande Investigatore Sherlock Holmes. Si tratta del Mastino dei Baskerville, del Segno dei Quattro, interpretati da Matt Frewer e già trasmessi da Italia1 l’anno scorso, a notte fonda, ma soprattutto dell’inedito Scandalo in Boemia, terzo dei quattro film che compongono la serie che vede come regista Rodney Gibbons (che si conclude, per il momento con The Case of the Whitechapel Vampire ancora inedito in Italia.
Bisogna onestamente riconoscere che questi film, e soprattutto il Segno dei quattro, non raggiungono livelli qualitativi eccelsi, nonostante la somiglianza “iconografica” di Matt Frewer con lo Sherlock Holmes disegnato sa Sidney Paget fosse notevole. Deludono un poco i rimaneggiamenti e le modifiche apportate alle opere originali, anche se c’è da sperare che determinati errori non siano stati replicati dalla produzione anche per il bellissimo racconto Scandalo in Boemia.

Questo il calendario delle messe in onda:

Il mastino dei Baskerville 9 Aprile, ore 18:45

Il Segno dei quattro 14 Marzo, ore 14:45; 9 Aprile, ore 18:45

Scandalo in Boemia 18 Marzo ore 16; 13 Aprile, ore14:45

giovedì, febbraio 16, 2006

Sherlock Holmes in saggio

E’ un piacere constatare come ancora oggi il fenomeno di Sherlock Holmes sia vivo e vitale. Negli ultimi anni gli appassionati lettori delle avventure dell’Investigatore nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle hanno avuto la possibilità di soddisfare come non mai la propria curiosità su questo fenomeno che, come pochi, ha raggiunto una fama globale. E’ quindi un piacere notare come, insieme alla splendida rivista Sherlock Magazine (per info www.sherlockmagazine.it ) , giunta al secondo anno di vita, vengano da più parti pubblicati numerosi saggi, che oggi cominciamo a presentarvi.
Di particolare interesse sembra il volume di Massimo Centini, edito da Ananke, intitolato I segreti di Sherlock Holmes: il Grande Investigatore, per qualche strana alchimia dell'immaginario, è andato oltre le pagine del racconto, superando i limiti della finzione letteraria per entrare nella storia. Forse aveva ragione Christopher Morley quando sottolineava: "mai è stato scritto così tanto da tanti per così poco"...
Molto interessante sembra il saggio di Alberto Raimondi, edito da Alinea ed intitolato Delitto e progetto. Conoscere la tecnologia attraverso il metodo di Sherlock Holmes: Perché ha quella forma? Di che materiale è fatto? Com'è stato realizzato?Queste domande sono frequenti in chi cerca di comprendere le ragioni di una determinata forma, la scelta di un materiale, l'impiego di una lavorazione per realizzare un progetto. La curiosità è alla base delle conoscenze di un architetto e l'analisi di progetti realizzati da maestri ci permette di scoprire che delle scelte apparentemente solo tecniche sono il frutto di una comprensione delle problematiche tecnologiche e di una loro risoluzione all'interno del progetto. La comprensione dei processi progettuali di prodotti innovativi ci può dunque salvare dalla banalità di riproporre soltanto gli aspetti formali. Questo saggio propone una lettura guidata all'analisi degli oggetti con l'attenzione alle problematiche tecnologiche che influenzano la progettazione. Con questo intento sono ricorso all'aiuto di Sherlock Holmes e del suo infallibile metodo di indagine alla ricerca dei misteri che si nascondono dietro ai progetti.
Sempre per i tipi di Alinea segnaliamo l’uscita del saggio di Maurizio Ascari intitolato I linguaggi della traduzione: canone e anticanone nella cultura inglese.

giovedì, febbraio 09, 2006

Uno Studio in Holmes


L’associazione, nata a Firenze nel 1987, ha carattere nazionale e si inserisce nel circuito dei circoli di appassionati di tutto il mondo.
Ecco l’elenco delle cose che facciamo.
Abbiamo una rivista semestrale, lo STRAND MAGAZINE che raccoglie apocrifi, notizie e soprattutto studi e spigolature holmesiane. . Lo Strand raccoglie apocrifi (sottoposti però a censura per mantenerne la qualità non pubblichiamo tutto), articoli di critica holmesiana , novità, notizie, anche richieste di film o libri tra soci.
Abbiamo un sito internet molto apprezzato www.unostudioinholmes.it : lì pubblichiamo il meglio dello Strand, vecchi articoli della Rivista del Giallo, e altre cose. Il sito è stato recensito e lodato dagli Hounds of Internet, un associazione telematica di cui alcuni di noi fan parte.
Abbiamo un assemblea sociale, conviviale ed amichevole, con relazioni holmesiane, in genere annuale.
Siamo in contatto con le associazioni estere, e direi ben apprezzati : siamo tra le poche insignite del titolo di scion society dei mitici Baker Street Irregulars.
Partecipazione ed interviste varie per la diffusione della nostra mania.
Tra i nostri soci ci sono autori di libri su Holmes (Zatterin ,Calanchi, Solito, Guerra) e apocrifi (Kreisky,Solito). Nello Strand diamo notizie anche delle novità editoriali italiane.

L’adesione alla società non comporta alcun obbligo, ma la possibilità di ricevere lo Strand, collaborare ad esso e al sito, e naturalmente partecipare alle nostre assemblee.
Se ti iscriverai, sarà per noi davvero un piacere. Infila il pastrano, metti il cappello e addentrati con noi nella nebbia...The game is afoot !
Se ti iscriverai, ti garantiamo divertimento a non finire, clima amichevole ma anche, se lo vorrai, possibilità di approfondimento holmesiano e ospitalità sulla rivista alle tue idee.
Libera lo Watson che è in lei !
Aspettiamo a braccia aperte sue notizie e per ora la salutiamo cordialmente

Per ogni informazione puoi contattare la nostra nuova Presidente: Carmen Savino
e-mail: presidente@unostudioinholmes.org

domenica, febbraio 05, 2006

Arrivano in edicola i DVD della serie televisiva che tanto successo ha riscosso negli anni ‘70


Mai come nel caso di Arsenio Lupin, ladro gentiluomo, il criminale è assurto a protagonista di romanzi. Il personaggio, creato da Maurice Leblanc, e protagonista di una ventina di romanzi, ha mantenuto nel corso di questo secolo una grandissima celebrità, ed è ancora oggi protagonista di fiction, cinema (segnaliamo l’uscita di un film proprio nel 2004) e soprattutto della celeberrima serie animata Lupin III, nipote del ladro gentiluomo e protagonista, insieme ai complici Gighen e Goemon, ed alla bella e astuta Fujiko di eterne lotte col Commissario Zenigata.

Negli anni ’70 gran parte della celebrità di Lupin è dovuta all’omonima serie televisiva Lupin una serie televisiva, di produzione francese trasmessa per la prima volta nel 1971,ha riscosso un discreto successo anche in Italia, trasmessa dalla RAI e più volte replicata, famosa anche per il motivetto musicale della sigla di apertura (chi ha più di 30 anni lo ricorderà di certo). Tra i suoi interpreti Georges Descrieres, uno dei più famosi interpreti del cinema e del teatro francese, Yvon Bouchard, Roger Carel, Henri Virlojeux altro prolifico attore del cinema francese, nei telefilm interpreta "Herlock Sholmes" il rivale di Lupin. Sholmes è un detective incapace e vanesio, abbigliato come nelle più stereotipate illustrazioni di Sherlock Holmes e perennemente alle prese con una vistosa pipa e Yves Barsacq nei panni di "Wilson", è l'equivalente di Watson e ancora più sciocco ed incapace dello stesso Sholmes, da cui viene spesso maltrattato.
La serie è ora reperibile anche nelle edicole (è ormai stata pubblicata la sesta uscita) edita da Hobby & Work e Yamato video, in 13 DVD, contenenti ciascuno 2 episodi, della durata di 50 minuti. In totale gli episodi sono 26. Fra tutti gli episodi, ci sentiamo di segnalare quelli nel corso dei quali Arsenio Lupin si batte contro lo sciocco Herlock Sholmes: il terzo Arsenio Lupin contro Herlock Sholmes , il quattordicesimo Herlock Sholmes lancia una sfida, il diciassettesimo Il segreto della roccia ed il diciottesimo L’uomo dal cappello nero.
Cappello a cilindro, monocolo, bastone, un mantello gettato elegantemente dietro le spalle: è Arsenio Lupin, imprendibile e affascinante principe dei ladri. Nei turbinosi Anni Ruggenti, questo genio del travestimento si aggira per l’Europa, sfuggendo alla sua nemesi, l’ispettore Guerchard, con la grazia di un vero gentiluomo, e trovando sempre il tempo di conquistare il cuore di qualche bella signora...

sabato, gennaio 14, 2006

Guida pratica al collezionismo holmesiano... incipit


Di Gabriele Mazzoni e Maurizio Tidu per Uno studio in Holmes

Sono ormai numerosi i lettori che, colpiti dal fascino del Sacro Canone Holmesiano, decidono di non abbandonare questa affascinante lettura, per approfondirne la conoscenza. Alcuni di loro diventano a loro volta scrittori, altri diventano veri e propri studiosi, e pubblicano saggi interessantissimi, che portano gli autori ed i lettori a conclusioni spesso inattese e interessanti. Alcuni non si accontentano di possedere tutte le opere del proprio scrittore prediletto, ma cercano di raccoglierle in un’unica edizione, o in una particolare ristampa. Non sono pochi, poi, coloro che desiderano possedere alcuni, o numerosi volumi del proprio autore preferito, nella prima edizione: come potremmo definire questi lettori se non col termine di collezionisti?
Con questo articolo cercheremo di guidare, ed insieme di accompagnare i nostri lettori in un percorso attraverso il collezionismo, e particolarmente sul collezionismo di opere di Sir Arthur Conan Doyle dedicate a Sherlock Holmes, percorso che per gli autori di questo breve saggio è già iniziato e prosegue, rivelandosi meraviglioso e ricco di soddisfazioni.
Per la maggior parte dei lettori primo “contatto” con Sherlock Holmes inizia lettura del Sacro Canone (i quattro romanzi ed i 56 racconti brevi scritti da Arthur Conan Doyle). La Londra di fine ottocento, nella narrazione doyleana, diventa un’ambientazione romantica dove la bruma notturna rischiarata dalle lampade a gas, il silenzio delle strade rotto solo dallo sporadico passaggio di una carrozza, l’echeggiare del languido suono del violino di Holmes che ci guida dentro le finestre illuminate del 221B di Baker Street… i nostri Amici raccolti intorno al focolare comodamente seduti sulle poltrone preferite, in veste da camera e pantofole… le ampie volute di fumo proveniente dalla pipa impercettibilmente accesa… beh… ammettiamolo: stiamo sentendo anche il profumo del tabacco... Chi può veramente dire di essere insensibile a tutto ciò?
E i personaggi non sono meno affascinanti. La loro conoscenza inizia sì da lunghe descrizioni, minuziose e attente, che ci inducono a non trascurare le macchie di fango sui vestiti piuttosto che le etichette dei cappelli, ma con la maestria di un regista cinematografico che stringe pian piano il campo sempre più sul vero aspetto interessante, la loro psicologia, che prelude sempre al ruolo ad essi affidato nella vicenda.
Se siamo affascinati da tutto ciò, ma soprattutto dalla lettura dei racconti, viene quindi spontaneo cercare di “fermare” quell’atmosfera di personaggi e ambientazioni, rievocandone in continuazione i “vissuti” e le narrazioni. Tali rievocazioni possono essere fatte leggendo e rileggendo i romanzi, magari anche scrivendone di nuovi (rigorosamente canonici!), oppure dedicandosi alla critica e all’approfondimento storico e letterario…
Ma si può anche rievocare semplicemente collezionando. Ci sono vari modi di collezionare articoli holmesiani. Si può spaziare dalla ricerca di libri o film sempre nuovi per ampliare la gamma delle imprese conosciute, oppure cercare le vecchie o addirittura le prime edizioni di libri o riviste. In questo caso è un po’ come quando gli astronomi cercano di fotografare le galassie più lontane per andare a ritroso nel tempo fino a “fissare” l’inizio, il big bang. ..
Oppure si possono raccogliere oggetti correlati, filatelia, numismatica, ceramica, ecc. o magari articoli legati a rappresentazioni come poster cinematografici o locandine teatrali.
Converrà dare inizio alla nostra analisi partendo dal collezionismo cartaceo, dato che in effetti il mito di Sherlock Holmes trova le sue fondamenta in quei quattro romanzi e 56 racconti scritti dal dottor Watson, e pubblicati grazie al suo agente letterario, Arthur Conan Doyle (e non , come falsamente da alcuni scritto, nati dalla mente di Arthur Conan Doyle)

Questo è solo l'incipit di un articolo dedicato al collezionismo holmesiano. Se avete considerato questa lettura interessante, potete proseguirla iscrivendovi all'associazione holmesiana Uno studio in Holmes www.unostudioinholmes.it . Non esitate, vi aspettiamo!!!!