sabato, gennaio 14, 2006

Guida pratica al collezionismo holmesiano... incipit


Di Gabriele Mazzoni e Maurizio Tidu per Uno studio in Holmes

Sono ormai numerosi i lettori che, colpiti dal fascino del Sacro Canone Holmesiano, decidono di non abbandonare questa affascinante lettura, per approfondirne la conoscenza. Alcuni di loro diventano a loro volta scrittori, altri diventano veri e propri studiosi, e pubblicano saggi interessantissimi, che portano gli autori ed i lettori a conclusioni spesso inattese e interessanti. Alcuni non si accontentano di possedere tutte le opere del proprio scrittore prediletto, ma cercano di raccoglierle in un’unica edizione, o in una particolare ristampa. Non sono pochi, poi, coloro che desiderano possedere alcuni, o numerosi volumi del proprio autore preferito, nella prima edizione: come potremmo definire questi lettori se non col termine di collezionisti?
Con questo articolo cercheremo di guidare, ed insieme di accompagnare i nostri lettori in un percorso attraverso il collezionismo, e particolarmente sul collezionismo di opere di Sir Arthur Conan Doyle dedicate a Sherlock Holmes, percorso che per gli autori di questo breve saggio è già iniziato e prosegue, rivelandosi meraviglioso e ricco di soddisfazioni.
Per la maggior parte dei lettori primo “contatto” con Sherlock Holmes inizia lettura del Sacro Canone (i quattro romanzi ed i 56 racconti brevi scritti da Arthur Conan Doyle). La Londra di fine ottocento, nella narrazione doyleana, diventa un’ambientazione romantica dove la bruma notturna rischiarata dalle lampade a gas, il silenzio delle strade rotto solo dallo sporadico passaggio di una carrozza, l’echeggiare del languido suono del violino di Holmes che ci guida dentro le finestre illuminate del 221B di Baker Street… i nostri Amici raccolti intorno al focolare comodamente seduti sulle poltrone preferite, in veste da camera e pantofole… le ampie volute di fumo proveniente dalla pipa impercettibilmente accesa… beh… ammettiamolo: stiamo sentendo anche il profumo del tabacco... Chi può veramente dire di essere insensibile a tutto ciò?
E i personaggi non sono meno affascinanti. La loro conoscenza inizia sì da lunghe descrizioni, minuziose e attente, che ci inducono a non trascurare le macchie di fango sui vestiti piuttosto che le etichette dei cappelli, ma con la maestria di un regista cinematografico che stringe pian piano il campo sempre più sul vero aspetto interessante, la loro psicologia, che prelude sempre al ruolo ad essi affidato nella vicenda.
Se siamo affascinati da tutto ciò, ma soprattutto dalla lettura dei racconti, viene quindi spontaneo cercare di “fermare” quell’atmosfera di personaggi e ambientazioni, rievocandone in continuazione i “vissuti” e le narrazioni. Tali rievocazioni possono essere fatte leggendo e rileggendo i romanzi, magari anche scrivendone di nuovi (rigorosamente canonici!), oppure dedicandosi alla critica e all’approfondimento storico e letterario…
Ma si può anche rievocare semplicemente collezionando. Ci sono vari modi di collezionare articoli holmesiani. Si può spaziare dalla ricerca di libri o film sempre nuovi per ampliare la gamma delle imprese conosciute, oppure cercare le vecchie o addirittura le prime edizioni di libri o riviste. In questo caso è un po’ come quando gli astronomi cercano di fotografare le galassie più lontane per andare a ritroso nel tempo fino a “fissare” l’inizio, il big bang. ..
Oppure si possono raccogliere oggetti correlati, filatelia, numismatica, ceramica, ecc. o magari articoli legati a rappresentazioni come poster cinematografici o locandine teatrali.
Converrà dare inizio alla nostra analisi partendo dal collezionismo cartaceo, dato che in effetti il mito di Sherlock Holmes trova le sue fondamenta in quei quattro romanzi e 56 racconti scritti dal dottor Watson, e pubblicati grazie al suo agente letterario, Arthur Conan Doyle (e non , come falsamente da alcuni scritto, nati dalla mente di Arthur Conan Doyle)

Questo è solo l'incipit di un articolo dedicato al collezionismo holmesiano. Se avete considerato questa lettura interessante, potete proseguirla iscrivendovi all'associazione holmesiana Uno studio in Holmes www.unostudioinholmes.it . Non esitate, vi aspettiamo!!!!

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