sabato, marzo 31, 2007

Film animato russo (prima parte)

Questo cartone animato russo è veramente molto carino:

Film animato russo (seconda parte)

mercoledì, febbraio 14, 2007

Addio, Ian Richarson


Il 9 febbrario è scomparso a Londra l'attore Ian Richardson, uno dei protagonisti di primo piano del cinema e della tv inglese degli ultimi decenni. E' morto nel sonno nella sua casa di Londra all'eta' di 72 anni. Di recente era stato la star di ''House of Cards'', un popolare telefilm della Bbc. La sua fama e' legata al ruolo di Sherlock Holmes, che ha recitato in teatro, al cinema e in tv. Recentemente aveva ottimamente interpretato anche il professor Joseph Bell nella serie Murder Rooms.

sabato, febbraio 03, 2007

I manoscritti "romani" di Sir Arthur Conan Doyle






Com’è noto Sir Arthur Conan Doyle visse una vita estremamente intensa, e fu uno scrittore capace di esprimersi in una grande varietà di generi letterari. Medico imbarcato sulle baleniere, scrittore per mancanza di pazienti e poi autore di successo, uomo politico mancato e viaggiatore instancabile, raggiunse il successo creando la figura di Sherlock Holmes, ma la sua bibliografia, oltre alle detective story è ricca di romanzi storici, da lui considerati il meglio della sua produzione, e di romanzi scientifici (universalmente considerati i romanzi a lui meno riusciti), oltre ad una serie di scritti di carattere politico, che influirono molto nella storia dell’Inghilterra.
Educato in scuole cattoliche, nel corso della sua vita si convertì allo spiritismo, e nell’ultima parte della sua vita fu vittima di uno dei più clamorosi raggiri dei primi anni del ‘900, allorché nel luglio 1917 due ragazzine di Cottingley, Frances Griffiths and Elsie Wright, si fotografarono vicendevolmente, circondate da figurine di fate e gnomi, alcune delle quali ritagliate da volumi contenenti scritti dello stesso Arthur Conan Doyle (il Princess Mary Gift Book). Lo scrittore scrisse in tal proposito un articolo sullo Strand Magazine, la stessa rivista che pubblicò la maggior parte dei racconti che vedono come protagonista Sherlock Holmes, e un romanzo intitolato “Il ritorno delle fate”.
Questa lunga premessa è necessaria per introdurre il lettore all’analisi di una importante scoperta effettuata dai membri dell’associazione Uno studio in Holmes, appassionati studiosi del “Canone” di Sherlock Holmes e di tutto ciò che riguarda il grande scrittore scozzese. Si tratta di due manoscritti autografi, ritrovati presso uno studio bibliografico americano, i quali riportano appunti ed impressioni di Conan Doyle nel corso di un suo viaggio a Roma. Non ci è dato sapere quando questi testi siano stati scritti, in quanto i manoscritti non sono né firmati né datati. Potremmo ipotizzare che siano stati scritti nel 1907, dato che nel corso di quell’anno Doyle si avvicinò allo spiritismo ed effettuò un viaggio con la moglie anche attraverso l’Italia (del quale rimangono anche testimonianze fotografiche importantissime), ma a mio avviso appare più probabile che si tratti di un viaggio effettuato successivamente.
Il primo, intitolato “Impressions in Rome”, riporta sostanzialmente un elenco di luoghi visitati.

Questo il testo originale:
The severe inside of the Church of St. Maria Maggiore. The ceiling of the church gilded by the first gold which came from the New World. St. John Lateran which was the Pope’s residence before St. Peters. The Turkish.taken at Lepants. The palace of Lucrezia Borgia, now a slum. The Church of St. Clement standing upon an older church which stands upon a Temple of Miltira. The Holy Stairs & people crawling upon their knees. The ‘crazy’ German who went up on his feet. The dungeons, oil room & corn room of Hadrian’s Mole. The Lascoon & Apollo Belvidere, one day out from the Golden House of Nero - the other at Ostia. The rooms of Pope Borgia with pictures of Lucrezia as the virgin and of Julia Farnese. The Swiss Guards. The use of stercoraria in early Christian inscriptions."

Il secondo, ben più clamoroso, intitolato “Christian Rome” riporta delle impressioni ben poco lusinghiere nei confronti della Roma cattolica, addirittura inusuali per l’”uomo pubblico” Conan Doyle”, ma forse comprensibili se si rileva il carattere assolutamente riservato dei manoscritti.

Questo il testo:
When one goes over the monuments of Christian Rome, those tumble down grotesque churches which seem as mouldy and impossible as the scheme of things they represent, one feels that like the Iconoclasts of old that the best service to the Human Race would be their absolute destruction. One stands appalled before the bogus miracles, impudently false relics , the huge absurdity of it all, the human degradation of the toe-kissings and the stair climbings, the dreadful types both of priests and people, the leaders and the led. Stand in the shade in a busy street and watch those ecclesiastical types, the lean vultures, the fat frogs, the young thin and hungry, the old obese & sensual – compare them with the faces of antiquity as we see them in marble, and ask if this represents progress. Progress! How could progress come from a superstition as gross as ever set mankind grovelling. You flush with anger when you see Peter’s image upon the pillar where once the glorious Trojan stood above the record of his own triumphs. Yet fall back on our first principles. God can do no wrong. God has ordered it thus. For these minds & souls just such a thick gross prop is needful. Pray what would you do if you levelled it all to the ground. You would be healing the symptom & leaving the disease. It would rise again in answer to their wants but more squalid and less artistic than now. It is some sort of a ladder up which the Race has once climbed and if some of us have outclimbed it shall we kick it down behind us. Leave it to God, to the Power which plans and does. It will either cleanse itself and rise to better things, or it will vanish in putrification.

E’ difficile a prima vista comprendere una così grande ostilità nei confronti della Chiesa cattolica se non si tiene conto di alcuni aspetti. Innanzitutto una analisi dei manoscritti: hanno carattere assolutamente riservato. Esperti studiosi della calligrafia di Conan Doyle hanno rilevato come essi siano stati presi in maniera affrettata, su un taccuino, successivamente strappati dal medesimo. Le parole appaiono distanziate l’una dall’altra, un po’ come se fossero state scritte nel corso di un viaggio. Nessun dubbio esiste infine sull’originalità dei manoscritti.
Nel corso della sua vita Conan Doyle si convinse sempre di più che lo spiritismo fosse l’unica verità, da contrapporre alla menzogna assoluta rappresentata dalla religione. La sua ostilità nei confronti della religione cattolica è spiegabile, come già si è rilevato prima, dalle scuole da lui frequentate in gioventù. Bisogna rilevare poi come lo stesso padre Charles Altamont Doyle, nell’ultima parte della sua vita, fosse uno spiritista convinto. La passione per lo spiritismo si instillò sempre più nella mente di Conan Doyle dopo la morte di un figlio, e gli fu di grande conforto entrare in contatto con medium, nella speranza di un illusorio contatto con lo scomparso congiunto.
Di qui l’ostilità dello scrittore nei confronti della Chiesa cattolica e di conseguenza gli sprezzanti ed ingiusti giudizi espressi nel corso del viaggio.
Una celebre vignetta pubblicata nel 1926 dalla rivista satirica Punch ritrae Arthur Conan Doyle incatenato al personaggio da lui creato che gli ha conferito il successo letterario, Sherlock Holmes, e ironicamente biasima il fatto che, nonostante l’autore abbia creato il la figura simbolo del razionalismo puro, egli stesso sia stato preda, in età senile, di una così grande attrazione per lo spiritismo. Noi appassionati lettori del Canone Holmesiano non possiamo che tirare un sospiro di sollievo nel sapere che in nessuno dei racconti di Sherlock Holmes lo spiritismo non trovi il minimo credito!

domenica, gennaio 14, 2007

Il piede del Diavolo


Grande notizia per gli holmesiani romani e dei dintorni: dal 23 gennaio all'11 febbraio sarà possibile assistere a Roma, al Teatro Agorà, alla messa in scena del "Piede del diavolo", una delle più grottesche storie canoniche! Se riuscite ad andare a vedere quest'opera teatrale e ci inviate una recensione farete cosa graditissima!


dal 23 Gennaio all'11 Febbraio 2007
"Il Piede del Diavolo"
Giallo interattivo di di A.Lotronto
liberamente tratto dall'opera di Sir Arthur Conan Doyle



Interpreti: Michela Totino, Emanuele Capecelatro, Cristiano Cecchetti, Angelo Curci
Regia A. Lotronto e S.Rossomando

Trama:
Un misterioso evento di cronaca sconvolge Wallas, un piccolo paesino della Cornovaglia: una donna viene trovata morta a casa sua riversa sul tavolo da gioco mentre, accanto a lei, i suoi fratelli sembrano letteralmente impazziti. Un delitto che, secondo il vicario del paese, “solo il diavolo in persona” avrebbe potuto commettere.


“Il detective sei tu!”
Senza filtri di alcun genere, il pubblico è chiamato a vestire i panni del detective e ad indicare, alla fine della rappresentazione chi, come e perché ha commesso il delitto. A tal fine, ha la possibilità di esaminare gli indizi e di porgere, in alcuni momenti stabiliti, direttamente domande agli attori. Chi riuscirà a risolvere il “giallo”, scoprendone retroscena, assassino e movente riceverà un simpatico ricordo della serata.

Lo spettacolo sarà sul palcoscenico del Teatro Agorà di via della Penitenza 33 - Tel. 06.6874167, nel periodo sopra indicato


Per prenotazioni ed informazioni (disponibilità posti/riduzioni) si prega telefonare direttamente ed esclusivamente al Teatro (il numero è citato sopra).
Costi: biglietto normale 13 euro/ridotto 10 (+tessera teatro 2 €)

venerdì, dicembre 22, 2006

Sherlock Holmes Baffled

Questo è il primo film della storia ad avere Sherlock Holmes come protagonista!

venerdì, dicembre 08, 2006

William gillette - prima parte

William Gillette è sicuramente il primo grande attore che ha rappresentato Sherlock Holmes in Teatro e sul grande schermo. Ritengo opportuno riportare questa rara testimonianza divisa in due parti e reperibile sul sito YouTube

William gillette - parte seconda

martedì, dicembre 05, 2006

giovedì, novembre 23, 2006

E' arrivato il settimo numero di Sherlock Magazine

Il settimo numero della Sherlock Magazine, la rivista dedicata al giallo classico diretta da Luigi Pachì, esce dopo alcuni eventi molto interessanti accaduti negli ultimi tempi. Il mondo dei fan di Sherlock Holmes ha potuto assaporare il profumo della Londra vittoriana attraverso una tre giorni a Pesaro, iniziata con due giorni di proiezioni dedicate al segugio londinese, un incontro di tipo accademico presso Pesaro Studi e una serata d’approfondimento alla biblioteca cittadina, con interviste ad autori, curatori, ma anche brani al violino tratti dal canone holmesiano, letture e rappresentazioni. Tra gli ospiti stranieri ricordiamo il critico inglese F.J.O’Gorman, dell’università di Leeds e il giapponese Takeshi Shimizu, della BBC World e appartenente alla Sherlock Holmes Society di Londra. L’evento ha trovato ampio risalto sulla stampa, con articoli su Il Messaggero, Il Corriere Adriatico e Il Resto del Carlino. Anche una troupe di Raitre ha ripreso l’incontro di Pesaro Studi per il Tg regionale. Pochi giorni dopo i media di tutto il mondo sono tornati a citare la Londra di fin de Siècle, ma questa volta passando a parlare di Jack lo squartatore, di cui Massimo Polidoro ci presenta una sua visione in questo numero… Per gli articoli e le rubriche del n. 7 abbiamo un approfondimento sul giallo classico che parte da Sherlock Holmes e passa in rassegna, tra gli altri, anche i personaggi di Lupin di Maurice Leblanc e Fantômas di Marcel Allain. Poi prosegue la disamina dei casi paradigmatici holmesiani, che troverà la sua degna conclusione nella prossima puntata. Si apre, inoltre, un capitolo interessante a cura di Valentina Catania intitolato Articolazioni tipologiche e fortuna critica del poliziesco in Italia nel primo trentennio del Novecento. Spazio anche al canone sherlockiano, ad Agatha Christie e a una riflessione sui detective in coppia. Infine la rubrica di notizie e curiosità Osservatorio sherlockiano, e la nuova column dedicata alle recensioni e approfondimenti a cura di Mauro Smocovich, al quale auguriamo una lunga permanenza sulle nostre pagine.
L'angolo narrativo di questo fascicolo è tutto dedicato ad apocrifi sherlockiani. Trova infatti spazio la seconda e ultima parte del romanzo Uno studio in blu e viene poi presentato il racconto vincitore dell’ultima edizione dello Sherlock Magazine Award (La sovrana spezzata di Laura Capogna, dove facciamo la conoscenza dei famigerati banditi italiani, i Salemi).
La Sherlock Magazine è acquistabile solo per abbonamento al link http://www.delosstore.it/abbonamenti/scheda.php?id=23476. Per ben 4 numeri, da 160 pagine di materiale inedito, il costo è di 39 euro, spedizione inclusa. Un piccolo regalo di Natale a voi stessi che vi accompagnerà per tutto l'anno prossimo...

mercoledì, ottobre 04, 2006

Il meeting annuale di Uno studio in Holmes


Nel fine settimana che va dal 27 al 29 Ottobre si svolgerà a Gubbio il Meeting Annuale di Uno Studio in Holmes. Il programma prevede, fra l'altro, un concerto il venerdì sera, il convegno sabato seguito dall'interpretazione de Il Mastino dei Baskerville a teatro, la presentazione de Le ombre di Gubbio il nuovo libro di Enrico Solito la domenica mattina. Dal 27 Ottobre al 1 Novembre, inoltre, sarà possbile ammirare la collezione di ceramiche sherlockiane di Gabriele Mazzoni. Non trascurabile è il fatto che il meeting si svolgerà nel corso dell'annuale fiera del tartufo di Gubbio. Buongustai ed estimatori di Sherlock Holmes sono invitati a non mancare quest'appuntamento!
In caso di necessità è possibile contattare l'associazione attraverso la seguente mail: presidente@unostudioinholmes.org

mercoledì, settembre 20, 2006

In edicola Murder Rooms


"Dall'astrologo venne l'astronomo,
dall'alchimista venne il chimico,
dal mesmeriano lo specialista della mente,
il ciarlatano molto spesso è un pioniere,
il mistificatore di ieri è il professore di domani!"
Joseph Bell (Il metodo)




E' disponibile in edicola, per la collana il "Club del DVD - periodico mensile", 400% Sherlock Holmes edizioni Mondohe una raccolta di quattro DVD della serie Murder Rooms, che non mancherà di appassionare i fans di Sherlock Holmes. La serie, ispirata ai romanzi di David Pirie, vede come protagonisti il professor Joseph Bell (interpretato da Ian Richardson), e Arthur Conan Doyle (interpretato da Charles Edwards) suo più celebre allievo all’università di Edimburgo. Insieme risolveranno intricati misteri con l’aiuto della scienza e della logica. Bell, in epoca Vittoriana è divenuto celebre per le sue straordinarie doti di osservazione, per ispirato la figura del più celebre investigatore di tutti i tempi, Sherlock Holmes e per aver egli stesso collaborato con Scotland Yard alla risoluzione di misteri, il più celebre dei quali fu quello di Jack lo squartatore. Mistero nel mistero, il suo rapporto relativo al serial killer che terrorizzò Londra a cavallo del 1888 sparì misteriosamente, per non essere più ritrovato, lasciando in noi il dubbio che egli si fosse realmente avvicinato alla soluzione di quel mistero.
Questi i titoli della raccolta:
- Il metodo
- Il mistero delle ossa
- Gli occhi della paziente
- La sedia del fotografo
Non incluso nella raccolta è l'ultimo episodio, lo stratagemma del cavallo bianco.

venerdì, settembre 01, 2006

Sondaggio del ministero della Giustizia britannico


Il ministero della Giustizia britannico ha lanciato un sondaggio per capier quale fosse la personalità britannica che maggiormente rappresenti il senso della giustizia nel cuore degli anglosassoni.

Dal momento che la partecipazione al sondaggio non è preclusa agli stranieri la domanda che vi pongo è questa: voi chi voterete? Per partecipare cliccate presso questo collegamento: http://insidejustice.cjsonline.gov.uk/polls/index.php


Fino a pochi istanti fa i risultati erano questi:


Inspector Morse 8%
James Bond 5%
Rumpole of the Bailey 3%
Jack Regan (from The Sweeney) 9%
Iris Cope (from Probation Officer) 1%
Danger Mouse 11%
Mr Barrowclough (from Porridge) 3%
Sherlock Holmes 53%
Judge John Deed 3%
Miss Marple 4%

giovedì, giugno 29, 2006

Viaggio nel collezionismo holmesiano 2: glass slides























Capita spesso che oggetti più inaspettati diventino ricercatissimi pezzi da collezione. La seconda tappa del nostro viaggio nel collezionismo holmesiano prosegue con una bella panoramica di "glass slide", le diapositive cinematografiche di vetro utilizzate dagli inizi del '900 agli anni '50 (anche anni '60?) per pubblicizzare le imminenti proiezioni cinematografiche, ma anche normali prodotti di consumo. Molte glass slide sono andate distrutte, nel tempo, per via della loro fragilità e per via dello scarso interesse alla loro conservazione, successivamente al loro utilizzo. Fortunatamente alcuni cineoperatori hanno avuto la lungimiranza di conservarle, ed ora rappresentano un oggetto ricercatissimo per i maggiori collezionisti holmesiani. Il loro costo varia da alcune centiaia di dollari, al migliaio e oltre, se perfette ed antiche. Quella del film di John Barrymore, recentemente acquistata da un collezionista americano, ha superato i mille euro. La glass slide di Clive Brook appartiene alla mia collezione, ed è danneggiata in un angolo, un difetto comune nelle glass slides più antiche, e proviene dalla celebre collezione cinematografica di John E. Allen composta addirittura da 350.000 pezzi unici!
Tutte quelle presenti nella galleria che presentiamo sono cinematografiche, tranne le prime, teatrali, dedicate al grande William Gillette.
A seguire:
Sherlock Holmes (1932) con Clive Brook
The man with the twisted lip (1921) con Eille Norwood (danneggiata anch'essa dall'acqua, come si può notare)
A case of itentity (1921) con Eille Norwood
Sherlock Holmes (1922) con John Barrymore
Terror by night (1946) con Basil Rathbone e Nigel Bruce

Mi scuso per la scritta presente su alcune immagini delle diapositive, che ho tratto da un negozio specializzato nella vendita di memorabilia cinematografiche, emovieposter. Purtroppo, trattandosi di pezzi unici, non ho la possibilità di fornire un'immagine alternativa...
coloro che volessero scaricare queste immagini in una qualità migliore possono farlo tramite questo collegamento http://www.flickr.com/photos/71184114@N00/?saved=1 presso il quale potrete vedere anche un (quasi sicuramente) falso, una glass slide di The Hound of the Baskervilles (Rathbone e Bruce) creata da un poster, risalente agli anni '70, come si può notare dalle scritte presenti nella parte inferiore del cartoncino.

martedì, giugno 06, 2006

Watson, l'indiano


27 maggio 2006 - Il giornale indiano The Hindustan Times ha publicato, lunedì 22 maggio 2006, un articolo nel quale si sosteneva che l'idea di mettere un Dr Watson affianco a Sherlock Holmes venne a un indiano di Lucknow, tale Dottor Mohammed Ebrahim Sufi, amico di Conan Doyle all'epoca...

Ecco la traduzione dell'articolo, per la quale ringrazio Marco Zatterin
“la realtà è talvolta più strana della finzione letteraria”. Questo è elementare! Quello che però elementare non è è che l’ubiquo Dottor watson, che per molti è l’alter ego di Acd, aveva un legame con Lucknow. Non è scontato, ma è vero.
Mentre il mondo si può considerare ampiamente in debito nei confronti di Doyle per aver creato il numero uno fra gli investigatori privati, Sherlock Holmes, in occasione del suo 147à compleanno (il 22 maggio), diamo un’occhiata al fatto poco noto sulla nascita del caro Watson, che si deve a un Lakhnavi.

In effetti, il dottor Watson non sarebbe apparso a fianco di SH se un caro amico di ACD, il dottor Mohammed Ebrahim Sufi di Lucknow, non glielo avesse suggerito. Dopo aver letto un manoscritto di ACd, fu Ebrahim che propose al Nahaws del Crimine di inventare un personaggio aggiuntivo quale collega di SH, un assistente personale che desse più pepe alle storie. ACd accolse l’idea del dottor Sufi e istantaneamente creò Dotto watson.

Questo è il modo in cui la Lucknow connection trovò il suo posto nell’universo di ACD. Alcuni ricercatori ritengono persino che ACd mandò W a combattere in Afghanistan come tributo all’influenza che L’oriente aveva su di lui. A l’Oriente, in questo caso, era il dotto Sufi.

Ma il Lucknow, principalmente per il significato storico che ha assunto nella storia britannica, appare numerose volte nei lavori di ACD e va ben oltre il legame fra Sufi, Watson e il Lucknow. Nel romanzo Il Segno dei Quattro, il nome del Lucknow appare mentre SH fuma la pipa e discute il caso con alcune persone. Nel capitolo intitolato “la strana storia di Jonathan Small”, ci sono due vicende dove la città di Nawab e il suo famoso ammutinamento sono menzionate.


Nota di Marco Zatterin: Lucknow è un distretto dell’India. Se ho capito bene le città principali sono Lucknow e Nawab. Non ho idea di chi sia il dottor Sufi.

Holmes found Watson, thanks to a LakhnaviHindustan Times of New Delhi, India (monday 22 may 2006), by Joyjit Ghosh
« Fact is sometimes stranger than fiction. That's elementary! What is not perhaps is the fact that the ubiquitous Dr Watson, who many say is the alter ego of his creator Sir Arthur Conan Doyle himself, should have a Lucknow connection! But that's true.As the world remains greatly indebted to Sir Doyle for his creation of the numero uno among detectives, Sherlock Holmes, on his 147th birth anniversary today (May 22), let's take a look at this little known fact about the 'birth' of dear Watson, all thanks to a Lakhnavi.In fact, Dr Watson would not have appeared along side Sherlock Holmes if Conan Doyle's close friend Dr Mohammed Ebrahim Sufi of Lucknow had not suggested it to him. After going through Conan Doyle's manuscript, it was Ebrahim who suggested it to the Nawab of crime fiction to invent an additional character as Sherlock Holmes' colleague and personal assistant to spice his stories up. Conan Doyle relished Dr Sufi's idea and instantly created the character of Dr Watson.And that's how the Lucknow connection found its place in the Doyle-Holmes scheme of things. Some researchers even feel that Conan Doyle sent Dr Watson to serve in the Afghan war because of the influence of the East on the author. And the East in his case was Dr Sufi.But Lucknow, much because of its historical significance in British India, recurs several times in Conan Doyle's variety of work and goes beyond the Dr Sufi-Lucknow-Watson link. In Conan Doyle's detective thriller 'Sign of Four' (1890), the name of Lucknow props up as the pipe-smoking detective Sherlock Holmes discusses a case with a few others. In the chapter titled, 'The Strange Story of Jonathan Small,' there are two narrations where the city of Nawabs and the famous Mutiny find a mention. »

giovedì, giugno 01, 2006

Tutti a Pesaro il 10 giugno!




L'Università degli studi di Urbino organizza un convegno il 10 Giugno dedicato a Sherlock Holmes nel Paese dei Media, tema che è anche il titolo di questo appuntamento, che, dopo il successo del convegno dell'anno scorso, sta diventando un piacevole appuntamento annuale. Noi non potremo esserci, per via della grande distanza che ci separa dalle Marche, ma invitiamo chi di voi lo desideri ad andare!



Sherlock Holmes nel Paese dei Media




Questo il programma:


Mattina (Pesaro Studi, Viale Trieste 296 )

Ore 9.00

Saluto dell’Assessore alla Cultura Luca Bartolucci

Chair: Ivo Klaver

Takeshi Shimizu (Sherlock Holmes Society of London)
(titolo non ancora pervenuto)

F.J. O’Gorman (University of Leeds)
The Media in The Hound

Caterina Marrone (Università "La Sapienza" – Roma)
Parole travestite: messaggi segreti nella narrativa d'avventura tra la fine dell''800 e i primi del '900.

Nicola Malavasi (editore)
La diffusione dei film in videocassetta e dvd

Coffee-Break

Ore 11.00

Chair: Alessandra Calanchi

Gino Scatasta (Università di Bologna)
Il misterioso caso della scomparsa di Sherlock Holmes a Londropoli

Luigi Pachì (Sherlock Magazine)
Divulgando Sherlock Holmes: dal web alla carta stampata

Giulia Ovarelli (Università “Carlo Bo” di Urbino)
Holmes e la logica di Internet. Usi, estetiche e webdiffusione

Ore 13.30

Pranzo (Ristorante “Lo Squero”)

Pomeriggio (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 18.00

QUATERMASS&Co.e VISIONI presentano:
Sherlock Holmes occhioXocchio: schermi, labirinti, sguardi.
video-installazione sonora di Roberto Vecchierelli
video editing di Raffaele Mariotti - suono elettronico di Eugenio Giordani



Presentazione dei volumi The Hound of the Baskervilles (a cura di Francis O’Gorman, Broadview Press, 2006); La maledizione dei Baskerville (edizione annotata a cura di Philip Weller, Hobby & Work, 2003); Un impercettibile trucco della mente di Mitch Cullin (Giano Editore, 2005).
Alessandra Calanchi, Ivo Klaver e Anna Maria Ricci conversano con Francis O’Gorman.


Sera (Biblioteca San Giovanni, via Passeri 102)

Ore 20.00

Cena araba

Ore 21.30

Sergio Guerra presenta: Sherl-ROCK Holmes
Con la partecipazione di Michele Bartolucci (violino) e Gabriele Mazzoni (testi)

Deliziazioni delittuose: Lucia Ferrati e Gabriele Mazzoni recitano da I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe e Sherlock Barman di Stefano Benni.




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Il cineclub “Shining” organizza due serate di dedicate a Sherlock Holmes
giovedì 8 e venerdì 9 presso l’Enoteca Regionale di Palazzo Granari “075”,via Rossini, Pesaro, dalle ore 20.00.

mercoledì, maggio 17, 2006

E se Moriarty non fosse morto?





















Professor Moriarty, Luciano Moggi, dirigente sportivo

In questi giorni si fa un gran parlare di complotti, di maghi del crimine, di cattivi per eccellenza, capaci di modificare il corso di presente, passato e futuro. Da Holmesiano mi viene in mente solo un personaggio, così da poter mettere in atto tali progetti: il professr Moriarty! Ora, sia detto col massimo grado di ironia, nel consultare la mia collezione di "cigarette cards", edite nel 1923 da Alexander Boguslavsky (vedi uno dei post precedenti) ho notato una certa similitudine fra il celebre supercattivo e un noto personaggio legato al mondo dello sport, al centro di un inchesta proprio in questi giorni. Sarà vero che Moriarty è sparito nelle cascate di Reichenbach?
A voi l'arduo responso!

sabato, aprile 08, 2006

the nemesis of neglect


Il 1888 verrà ricordato come l'anno degli omicidi del più celebre serial killer della storia, Jack the Ripper, noto in Italia come "Jack lo squartatore". Una celebre rivista satirica britannica, il Punch, immortalò quel periodo e quegli eventi con una illustrazione destinata, insieme ad altre pubblicate in quel periodo, ad entrare nella storia: la intitolò "la nemesi dei emarginati". Per quanto ci si possa turare il naso, prima o poi il fetore delle fogne arriva anche nei quartieri buoni.

martedì, aprile 04, 2006

Viaggio nel collezionismo holmesiano: le cigarette cards



Conan Doyle Characters (una selezione di cards),




Buster Keaton in Sherlock Jr. , The Hound of the Baskervilles (Basil Rathbone e Nigel Bruce)

Il collezionismo holmesiano, sin dalla pubblicazione delle prime "avventure" di Sherlock Holmes, e sempre più intensamente nei primi anni del '900 si è sviluppato nelle direzioni più disparate. Affrontare l'argomento in modo generico mi sembra poco interessante e molto dispersivo, ritengo quindi utile suddividerlo in più capitoli. Prima tappa del viaggio nel collezionismo può quindi essere quella delle cosiddette "cigarette cards". Il fenomeno in Italia è poco noto, e molto britannico, ma, a mio avviso, molto affascinante. Le cigarette cards sono, come è facile intuire, delle figurine che venivano regalate con l'acquisto di sigarette, in pratica le antesignane delle Panini. Le più note sono quelle intitolate Conan Doyle Characters, in tutto 25, edite nel 1923 da Alexander Boguslavsky che rappresentano in gran parte personaggi Canonici, ed in proporzioni inferiori i protagonisti dei romanzi storici di Conan Doyle. Il lato posteriore delle figurine di colore variabile, nero o verde, contiene invece una breve descrizione del personaggio rappresentato e dell'avventura che lo vide protagonista.
Non meno interessanti furono quelle che vedono rappresentati celebri attori che rappresentarono Holmes sul grande schermo o in teatro, come William Gillette, Basil Rathbone, Clive Brook e Buster Keaton. Quest'ultimo poi, viene rappresentato in una cigarette card pubblicata niente meno che nella Cuba degli anni '20 edita da Henry Clay and Bock & Co. Ltd.
Ogni collezionista, poi, ha una sua preferenza. La mia è rivolta alla cigarette card dedicata ad una scena dell' Hound of the Baskervilles interpretato da Basil Rathbone, che venne distrubuita con le Max Cigarettes.

venerdì, marzo 03, 2006

Le prime nove edizioni di Uno studio in rosso, più una!


(x) - II - III


III rist. - IV - IV rist.


V - VI


VII - VIII - IX



(x) 19... Sherlock Holmes il poliziotto dilettante. Uno strano delitto. Società editoriale milanese. NON CLASSIFICATO da Roberto Pirani nel fondamentale volume intitolato Le Piste di Sherlock Holmes, Pirani Bibliografica editoriale. Pubblicazione a puntate, quella rappresentata è la decima. A mio avviso da associare alla IV edizione, come si può vedere di seguito

I 1901 - Un dramma misterioso, Milano, Società editrice La poligrafica traduttore : Irma Rios (immagine non disponibile.... per ora!)

II 1907 – Uno strano delitto, Milano, Società Editoriale milanese, Il libro popolare 6 traduttore: Romeo Lusini
Curiosità: la casa editrice si chiama Società editoriale milanese e non come erroneamente indicato dal Pirani “Società editrice Milanese”

III 1908 - rist, Sherlock Holmes, il poliziotto dilettante – Lo scritto rosso, Firenze, biblioteca Salani illustrata 347
Traduttore: n.d.
Ilustrazioni: Carlo Chiostri

1) Un’avventura di Sherlock Holmes Lo scritto rosso, Firenze, Salani, L’Ulivo 13 1950
2) Lo scritto rosso Salani, I romanzi della rosa 47, 1960

L'immagine III rist qui riprodotta si riferisce ad una ristampa del 1927 (ndr)

IV 1909 - rist, Sherlock Holmes il poliziotto dilettante. Uno strano delitto. Il segno dei quattro. Milano, Società editoriale milanese Traduttore: Cino Liviah
Illustrazioni: Luca Fornari

1) idem , 1911 (si veda l'immagine qui riprodotta, indicata come IV rist. , ndr)

V 1911 - Sherlock Holmes. Firenze, Casa editrice italiana, Il romanzo, 1, 23, 4 maggio 1911
Traduttore: n.d.

VI 1911 - Le avventure di Sherlock Holmes, Lo scritto rosso. Napoli, Salvatore Romano editore
Traduttore: Filippo Mistriani

VII 1911 (10 Dicembre) - Il segreto di Hope, roma, Società editrice romana, Il romanzo della domenica

VIII 1937 - Due uomini da uccidere, Edizioni attualità, I gialli del gufo nero, 1
Traduttrice :Graziuse D’Africa

IX 1940 (22 Aprile) - Il colpo di Sherlock Holmes, Edizioni Attualità, Un capolavoro Poliziesco 31
Traduttore: n.d.